E’ stato campione del mondo a Colorado Springs nel 1986 e l’anno prima, nel 1985, nei mitici mondiali sul Montello era salito sul podio. A 57 anni di età, ha ripreso in mano i libri di storia, ha letto e studiato, immaginato e disegnato. E preparato il grande ritorno nel mondo del ciclismo. Tra pochi giorni – l’appuntamento è fissato per lunedì 23 aprile a Venezia – Moreno Argentin presenterà ufficialmente la sua nuova creatura: l’Adriatica Ionica Race.
«Dal 1996, dopo due anni alla Roslotto come direttore sportivo, mi sono occupato marginalmente di ciclismo. Ho messo in piedi una gara, rivisitata, il Giro dei Tre Ponti inserendo anche lo sterrato, gara, riservata alla categoria elite e under23. Poi un paio d’anni fa mi sono rimesso in gioco e ho cominciato a concretizzare un progetto. Ho cominciato a ragionare su un nuovo tipo di corsa, che proponesse un format originale in quelle che sono le mie terre natali. E così è nata la Adriatica Ionica Race. Un progetto che stiamo costruendo giorno dopo giorno e che è destinato a crescere ulteriormente negli anni. Per la prima edizione partiremo dalla Ciclabile del Piave il 20 giugno, per celebrare il Centenario della Grande Guerra, e concluderemo la corsa il 24 giugno a Trieste, in piazza Unità d’Italia».
E ancora: «Il nostro è un progetto quinquennale, vogliamo dar vita ad una corsa a tappe itinerante che coinvolga via via tutti i Paesi della costa Adriatico-Ionica, quindi, Austria, Croazia, Montenegro, Bosnia, Macedonia e Albania fino ad arrivare ad Atene».