50enne pugliese uccisa a Preganziol, gestiva un sexy shop col marito
CRONACA. 50enne pugliese uccisa a Preganziol, gestiva un sexy shop col marito
Vincenza Saracino, 50 anni, pugliese, da anni residente a Treviso, è stata trovata morta ieri sera in un casolare abbandonato nella zona rurale di Preganziol. Il cadavere era riverso e appoggiato a una parete con una profonda ferita da arma da taglio al collo. La donna era scomparsa da 24 ore e l’ultima volta era stata vista in un supermercato della zona. Gestiva il punto vendita di una catena di sexy shop di proprietà sua e del marito. La polizia scientifica, che fino alle 23 di ieri con i carabinieri del nucleo investigativo di Treviso è stata sul posto, ha eseguito tutti i rilievi del caso ma non sono stati trovati né gli effetti personali della donna né l’arma del delitto. Si indaga per omicidio mentre si attendono ulteriori elementi dall’autopsia.
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CRONACA. Si cerca l’arma del delitto che potrebbe già far svoltare le indagini
A denunciarne la scomparsa era stato il marito. I carabinieri lo hanno già sentito due volte, mentre si stanno analizzando i filmati della zona. Attorno all’edificio diroccato dove è stato trovato il cadavere c’è un ampio prato incolto. Al momento non è certo che Vincenza Saracino sia stata uccisa all’interno del casolare e non si esclude che sia stata trascinata lì, lontana da occhi indiscreti, dopo essere stata ferita a morte. La sua bici è stata ritrovata poco distante dal casolare. Elemento fondamentale, naturalmente, è l’arma da taglio utilizzata con buone probabilità per l’omicidio della donna, sulla cui ricerca si stanno concentrando febbrilmente le indagini in queste ultimissime ore.
CRONACA. Corpo trovato nel Sile, forse è l’anziano scomparso
Questa mattina, 4 luglio, a Silea è stato trovato nelle acque del fiume Sile il corpo di un uomo. A dare l’allarme un runner che, mentre correva lungo la Restera, ha notato il corpo senza vita in acqua. Con ogni probabilità potrebbe trattarsi dell’anziano 84enne, Giorgio Visentin, scomparso da domenica 30 giugno da Treviso. L’uomo, residente a San Zeno, era uscito di casa e da allora era sparito nel nulla. La macchina delle ricerche con la protezione civile di Treviso, i vigili del fuoco e la polizia, era stata attivata immediatamente ma purtroppo senza esito positivo.
CRONACA. Alex ha bevuto l’ayahuasca? Sarà l’autopsia a stabilirlo
Si allunga l’ombra del rito sciamanico, con tanto di assunzione di un decotto psichedelico a base di ayahuasca fatto con piante amazzoniche, sulla morte di Alex Marangon, il barista 25enne di Marcon scomparso il 30 giugno e ritrovato privo di vita due il 2 luglio su di un isolotto del Piave a Ciano del Montello, nel territorio di Crocetta. Decisiva potrebbe essere l’autopsia con l’esame tossicologica prevista per domani, venerdì 5 luglio, o al più tardi sabato. Il magistrato ha conferito l’incarico all’anatomopatologo Alberto Furlanetto che effettuerà l’esame autoptico sul corpo con particolare attenzione alla presenza d’acqua nei polmoni per escludere o meno l’annegamento come causa o concausa del decesso.
Alex ha bevuto l’ayahuasca psichedelica durante il rito? Sarà l’autopsia a stabilirlo – Notizie Plus