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Arrestato 53enne italiano colpito da ordine di carcerazione – TG Plus NEWS Venezia

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CRONACA. Arrestato 53enne italiano colpito da ordine di carcerazione

Continua l’azione di prevenzione e di contrasto dell’UPGSP di Venezia al fenomeno dei reati predatori.
Questa mattina la Volante ha arrestato un soggetto, ricercato e condannato per furto e furto aggravato, che è così finito in carcere. Il reo, cittadino italiano di 53 anni su cui gravava un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Venezia, è stato rintracciato dalle pattuglie in un albergo a Mestre, dove aveva preso alloggio. Per l’uomo sono così scattate le manette; accompagnato in carcere questa mattina, dovrà scontare la pena di un anno e quattro mesi di reclusione.

CRONACA. Più prevenzione ed arresti, meno reati: il 2020 per la Questura

Il 2020 è stato un anno peculiare e diverso dai precedenti, come per tutti, anche per la Polizia di
Stato. La Questura di Venezia, come le altre sul territorio, ha fronteggiato situazioni, criticità, condizioni e
problemi nuovi e mai affrontati prima. In prima linea, l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso
Pubblico, con un bilancio 2020 positivo: si denotano infatti, da un lato, più  controlli effettuati,  denunce e arresti eseguiti a seguito di intervento e, dall’altro, una diminuzione delle denunce di reati subiti ricevute dall’ufficio. Nel dettaglio, rispetto all’anno precedente, il numero dei delitti denunciati è passato da  7316 a 5958 (-18,56%).  Interessante anche il dato relativo al numero dei soggetti denunciati dagli operatori delle Volanti a seguito di intervento, che è passato da 626 nel 2019 a 758 nel 2020 (+ 21,25 %) e quello dei soggetti
arrestati in flagranza di reato, che è passato da 69 nel 2019 a 91 del 2020 (+31,88%), nonostante le
diposizioni sanitarie restrittive che hanno previsto la necessità di tradurre in denunce all’Autorità
Giudiziaria alcuni casi di arresto.

SANITA’. Ulss 3: sanitari e anziani protetti dal virus entro gennaio

Sanitari e anziani nelle case di riposo protetti dal virus entro il primo mese del nuovo anno. Nei primi venti giorni di gennaio di questo 2021 l’Ulss 3 Serenissima vaccinerà contro il Covid la grande categoria delle persone a rischio: medici, infermieri, oss e gli operatori tutti di ospedali e territorio, assieme gli ospiti delle residenze per anziani. Sono stati oltre 400 i sanitari vaccinati negli ultimi giorni del 2020.l’ultimo dell’anno, alla casa di riposo Nazaret di Mestre sono state somministrate le prime dosi vaccinali destinate alle Rsa.  “L’invito pressante che facciamo a operatori di settore, e poi alla popolazione, è quello di aderire in massa a questa vaccinazione – lancia l’appello il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Giuseppe Dal Ben -. Siamo affianco ogni giorno alle case di riposo perché sia somministrato in tutte, e al più presto, il vaccino ai loro ospiti. Questa è un’occasione da non perdere: è l’arma che abbiamo in questo momento per combattere la pandemia ed è un’arma che ci consente per la prima volta di giocare in attacco e non in difesa nei confronti del virus”.

ECONOMIA. CGIA Mestre: “Nel 2020 persi in media 2.600 euro di reddito”

Nel 2020 la crisi avrebbe bruciato 156 miliardi di euro di ricchezza presente nel Paese. Durante quest’anno, invece, dovremmo risalire la china e recuperarne 83, registrando un saldo negativo in questo biennio di 73 miliardi. Sono questi i risultati che emergono da una analisi condotta dall’Ufficio studi della CGIA in merito alla comparazione del  Pil italiano riferito al biennio 2020-2021. Segnala il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo: “A livello pro capite stimiamo che l’anno scorso ogni italiano abbia perso mediamente 2.600 euro di reddito, mentre quest’anno ne riguadagnerà poco meno di 1.400 euro. Nel biennio 2020-2021, pertanto, il saldo sarà negativo e pari a poco più di 1.200 euro. Quest’anno, quindi, assisteremo a un rimbalzo della nostra economia che ci farà recuperare solo una parte della contrazione registrata nel 2020. Di conseguenza, è verosimile sostenere che torneremo a una situazione pre Covid non prima del 2024. Sarà perciò decisivo spendere tutti e bene i 209 miliardi di aiuti che ci arriveranno dall’Unione Europea. Altrimenti, rischiamo che il nostro Paese finisca su un  binario morto e la crisi economica in atto si trasformi in una crisi sociale senza precedenti, dove a pagare il prezzo più alto saranno i più deboli, come i giovani e le donne”.


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