Così come per le comunità energetiche, anche l’autoconsumo garantisce una maggiore efficienza, una riduzione dei costi e, soprattutto, un impatto ambientale minore grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili. Ma quali sono le differenze? Ne parliamo con l’Avvocato Francesco Acerboni.
La scelta dell’autoconsumo risponde a due bisogni principali: quello di preservare l’ambiente (utilizzando fonti di energia rinnovabili) e di risparmiare sul piano economico (rispondendo ai consumi energetici con l’utilizzo di energia autoprodotta).
Tuttavia, CER e autoconsumo non sono la stessa cosa: entrambi cercano di ottimizzare l’uso delle risorse energetiche locali, ma di fatto le comunità energetiche rinnovabili tendono ad essere più ampie e strutturate, coinvolgendo una governance più complessa e spesso richiedendo investimenti in infrastrutture condivise.
In altri termini:
- Autoconsumo Collettivo (AUC): è un concetto limitato a un gruppo di persone che agiscono nello stesso edificio o condominio.
- Comunità Energetiche Rinnovabili (CER): rappresentano un concetto più ampio che comprende cittadini, autorità locali, imprese, che producono, condividono e consumano contestualmente energia rinnovabile.
Con un’accortezza: i soggetti che costituiscono un AUC non possono partecipare contemporaneamente a una CER e viceversa.
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