CRONACA. Caccia i tossicodipendenti dal condominio e gli fratturano il naso
E’ diventata virale sui social la vicenda di Gilberto, un giovane residente in via Fogazzaro a Mestre, il quale, nel pomeriggio di Ferragosto, ha visto due tossicodipendenti intenti a preparare le dosi, e gli ha intimato di andarsene, affrontandoli con un bastone. A quel punto sono stati i due ad aggredirlo violentemente, fratturandogli il naso e lasciandolo a terra sanguinante. Il giovane è stato soccorso dai sanitari del SUEM 118 che lo hanno portato al Pronto Soccorso. Il giovane si è ripreso facendo un video diffondendolo poi sui social, per far sapere quanto gli era successo. Grazie a quelle immagini, le Forze dell’Ordine avrebbero rintracciato e identificato gli autori del pestaggio. in base a quanto riportato dalla stampa locale, nessuno dei passanti che avrebbero assistito alla violenta colluttazione avrebbe prestato soccorso oppure aiutato il giovane.
ECONOMIA. CGIA Mestre: “Artigiani cercasi, abbiamo più avvocati che idraulici”
Continua a scendere il numero complessivo degli artigiani presenti nel nostro Paese. Se nel 2012 erano poco meno di 1.867.000 unità, nel 2023 la platea complessiva è crollata di quasi 410mila soggetti (-73mila solo nell’ultimo anno); ora il numero totale sfiora quota 1.457.000. Se questa tendenza non sarà invertita stabilmente, non è da escludere che entro una decina d’anni sarà molto difficile trovare un idraulico, un fabbro, un elettricista o un serramentista. L’SOS è lanciato dall’Ufficio studi della CGIA che ha elaborato i dati dell’INPS e di Infocamere/Movimprese. Spicca inoltre la comparazione tra il numero di avvocati e di idraulici presenti nel nostro Paese: se i primi sfiorano le 237mila unità, si stima che i secondi siano “solo” 180mila. E’ evidente che la fuga dei cervelli in atto nel nostro Paese e, per contro, la mancanza di tante figure professionali di natura tecnica sono imputabili a tante criticità.
CRONACA. Cisl Venezia sui 150 milioni per trattenere il personale sanitario
In merito al fondo da 150 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Veneto per trattenere il personale sanitario, Dario De Rossi della Segreteria della Cisl Venezia dichiara: “Bene le risorse economiche messe a disposizione dalla Regione per i prossimi tre anni ma per il personale sanitario, i soldi non fanno la felicità lavorativa: ci vuole ben altro. Come abbiamo già visto nel periodo post Covid, nonostante gli incentivi fino anche a 100 euro all’ora per il recupero delle liste d’attesa, dopo soli pochi mesi il personale sanitario si rifiutava di fare ore supplementari: era stremato da turni massacranti. Bisogna mettere in atto un percorso che preveda il prendere in seria considerazione un paio di aspetti previsti dalla normativa sulla sicurezza sul lavoro: intanto lo stress da lavoro correlato è sempre più snobbato ma che, invece, la sua valutazione è di poter prevenire determinati disagi che si possono creare nel lavoro quotidiano in corsie e sale operatorie. Poi c’è la gestione dei tempi vita-lavoro”.
ECONOMIA. Settore tessile nel veneziano, Femca Cisl: “Siamo preoccupati”
C’è preoccupazione tra la Femca Cisl Venezia per il futuro del settore tessile della provincia, in particolare nell’artigianato: sono 1309 i dipendenti coinvolti tra Cigo (Cassa integrazione guadagni ordinaria) e Fsba (Fondo solidarietà bilaterale dell’artigianato), erogato in caso di sospensione o calo dell’orario di lavoro per difficoltà delle imprese. Un quadro allarmante ne esce prendendo in esame il primo semestre 2024, che riguarda soprattutto la Riviera del Brenta e il Cavarzerano. Il motivo delle difficoltà è chiaro: la stratificazione di controterzismo che porta le aziende a essere del tutto dipendenti dai grandi gruppi internazionali. Quest’ultimi decidono se una ditta lavora o meno, permettendo così, di conseguenza, di poter garantire introiti oppure creare precariato in una determinata filiera. E pare non ci sia verso da uscire da questo vortice. La Femca Cisl Venezia chiederà un incontro al sindaco di Cavarzere, Pierfrancesco Munari, per capire quali interventi intende mettere in atto per salvare la filiera del tessile, nata proprio in quest’area, ed evitare che sparisca del tutto.