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Caos per le supplenze, arrivano i carabinieri – TG Plus NEWS Venezia

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CRONACA. Caos supplenze, arrivano i carabinieri

Caos, inevitabili assembramenti, proteste e alla fine debbono intervenire i carabinieri. Una follia, in tempo di Covid. Eppure è quanto accaduto ieri all’Ufficio scolastico territoriale a Mestre, in zona Bissuola. Ieri era in programma la prima giornata di convocazione per gli aspiranti supplenti di seconda fascia inclusi nelle nuove Graduatorie provinciali delle supplenze, introdotte da quest’anno dal governo. In palio c’erano oltre 200 cattedre. Inevitabile il fatto che a radunarsi davanti all’ufficio siano state centinaia e centinaia di aspiranti docenti. E altrettanto inevitabile che finiscano per formarsi degli assembramenti, con gli aspiranti docenti fin dal primo mattino costretti ad attendere sul piazzale una chiamata che viene fatta a voce, senza alcun supporto tecnologico. I sindacati difendono le modalità scelte, spiegando che erano le uniche possibili e ricordando i molti errori nei punteggi delle graduatorie. Ma alcuni docenti attaccano: “Qui non c’entra il governo, qui c’è disorganizzazione”. E in effetti in altre province non si sono viste le scene capitate a Mestre.

CRONACA. “Bar, no al gestore poliziotto”

Parliamo del nuovo Dpcm governativo che, per limitare i contagi da Covid, ha dovuto introdurre nuove restrizioni all’orario di apertura di bar e locali. «E’ giusto avere delle precauzioni e fare prevenzione, ma proprio per questo limitare gli orari di apertura dei locali rischia di aumentare il rischio di assembramenti». A ribadirlo è il presidente dell’Associazione Italiana Barmen e Sostenitori (Aibes), Angelo Donnaloia, che ha voluto sottolineare tutte le preoccupazioni della categoria a fronte del nuovo Dpcm varato dal Governo. «I contagi stanno aumentando – ha spiegato Donnaloia – e noi veniamo da un periodo in cui ci siamo trovati scoperti, intervenire è doveroso. Tuttavia, se al posto di limitare gli orari, gli stessi venissero prolungati, siamo convinti che in questo modo potrebbe essere garantito un maggiore distanziamento. Mettiamo più controlli, ma non limitiamo gli orari: con le chiusure anticipate il rischio è quello di avere più assembramenti anche perché la gente ha voglia di uscire ed è comprensibile. Al tempo stesso, però, noi possiamo garantire sicurezza: prolunghiamo gli orari di lavoro e attuiamo un sistema prenotazione ma non limitiamo le aperture, il rischio è proprio quello di incentivare le aggregazioni».

POLITICA. Portogruaro, il Pd ricorre al Tar per i seggi

Finisce davanti al Tribunale amministrativo regionale la ripartizione dei seggi del nuovo Consiglio comunale di Portogruaro, uscito dalle elezioni che hanno incoronato sindaco il leghista Florio Favero. Il Partito Democratico contesta la ripartizione dei seggi alla minoranza.  Il Circolo del PD di Portogruaro e i componenti della lista del PD hanno deciso di rivolgersi al TAR del Veneto per contestare la legittimità dell’operato dell’Ufficio Elettorale Centrale che ha assegnato, con una metodologia di calcolo giudicata dai dem non corretta, un seggio di consigliere comunale a Graziano Padovese, a svantaggio della lista del PD. La scelta di procedere al ricorso è stata presa a seguito della visione dei verbali dell’ufficio elettorale, nei quali per il Pd in maniera evidente emerge l’errore ed è tesa al rispetto delle norme di legge.

POLITICA. Brugnaro bis, Consiglio a porte chiuse

Ed è convocata per domani, giovedì 15 ottobre alle 14, la prima seduta del nuovo Consiglio comunale di Venezia, con l’insediamento del secondo mandato del riconfermato sindaco Luigi Brugnaro. La seduta sarà però a porte chiuse per il Covid. La Direzione Servizi istituzionali, in collaborazione con il Servizio Prevenzione e protezione e il medico competente, ha disposto le procedure operative anti contagio da Covid-19. Considerato il persistere dell’emergenza sanitaria in corso, al fine di non creare assembramenti non sarà previsto l’accesso della cittadinanza nell’atrio di ingresso di Ca’ Loredan; sarà garantita la possibilità di assistere al Consiglio comunale in modalità streaming.


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