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EasyJet “taglia” la base di Venezia – TG Plus NEWS

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CRONACA. Crisi Covid, EasyJet “taglia” Venezia

La pandemia ha completamente bloccato i viaggi e prima di tornare alla normalità ci vorrà parecchio tempo. I contraccolpi maggiori li sta vivendo il mondo del turismo. E un ulteriore brutto colpo per la città arriva dalla notizia che EasyJet, la compagnia low cost che aveva investito in modo importante negli ultimi tempi su Venezia, ha deciso di ridurre notevolmente la sua presenza nella base all’aeroporto Marco Polo di Tessera. Il numero degli aerei con base a Venezia scenderà da 7 a 2, lasciando a terra ben cinque aerei. E’ il taglio più corposo tra quelli decisi da EasyJet in Italia, che pure ridurrà la sua operatività anche a Milano Malpensa e Napoli Capodichino. EasyJet ha ribadito il suo impegno per il mercato italiano, sottolineando però come per la prima volta la compagnia abbia dovuto fare i conti con un bilancio negativo.

CRONACA. Venezia “dona la scuola”

Un aiuto concreto per le famiglie più fragili, un sostegno ai minori in difficoltà per agevolare la frequenza scolastica: nasce con questo spirito l’iniziativa “Dona la Scuola: borse di studio didattiche”, promossa dal Servizio Occupabilità e Cittadinanza attiva della Direzione Coesione sociale del Comune di Venezia e dall’associazione di volontariato “Il Castello”. In questi giorni, grazie alle risorse stanziate dal Comune di Venezia e al contributo di Coop Alleanza 3.0, duecento minori segnalati dai Servizi sociali della Direzione Coesione Sociale stanno ricevendo borse didattiche composte da un kit di materiali necessari alla frequenza scolastica: matite colorate, pennarelli a punta fine e punta grossa, quadernoni a righe, a quadri ed ad anelli, ricambi dei fogli, penne e matite, colla, album da disegno e temperamatite. L’iniziativa, nata durante il lockdown dei mesi scorsi da un’idea dell’associazione e messa ora a sistema – viene sottolineato – vuole essere un aiuto per i cittadini che in questi mesi, segnati dalla pandemia, fanno ancora più fatica.

CRONACA. A Venezia il “Campus of Human Rights”

La formazione universitaria potrebbe diventare una chiave per guardare allo sviluppo futuro della città di Venezia e potrebbe diventare una delle linee guida, in piena pandemia, per guardare positivamente al domani sia per la comunità locale che per quella internazionale. Se n’è parlato, in videoconferenza, al “Global Campus of Human Rights”. E’ intervenuta anche l’assessore all’università Paola Mar che ha ricordato come “negli ultimi cinque anni sia stato fatto un importante lavoro di ricucitura delle relazioni tra la Città e chi la vive. In questo processo il mondo universitario riveste un ruolo fondamentale, attraverso i tanti ragazzi che frequentano le nostre Università e decidono di vivere a Venezia riusciamo a raccontare chi siamo e dove vogliamo arrivare. In questo percorso il Global campus of Human Rights potrà contribuire visto che ha già individuato tra i suoi obiettivi principali quello di creare un radicamento sempre più stretto e una maggiore sinergia con il territorio. Sono convinta che devono essere le istituzioni formative veneziane ad andare a prendersi gli studenti nei loro paesi di origine, portando così in città le eccellenze del mondo. Dobbiamo tutti remare dalla stessa parte, insomma, per creare progetti condivisi, sinergici e soprattutto utili per la crescita di Venezia”.

CRONACA. “Città d’Arte, incontriamo Franceschini”

L’assessore al turismo Simone Venturini ha incontrato i componenti dell’Organizzazione di Gestione della Destinazione (Ogd) di Venezia, l’organismo territoriale costituito da soggetti pubblici e privati per la gestione integrata delle mete turistiche venete. “Vogliamo partire non come prima, ma meglio di prima”. Con queste parole l’assessore al Turismo Simone Venturini ha sintetizzato le intenzioni dell’Amministrazione comunale riguardo il rilancio del settore una volta che l’affievolirsi dell’emergenza sanitaria garantirà la ripresa dei collegamenti internazionali. “La situazione è molto complessa – ha dichiarato l’assessore – ma le categorie stanno facendo squadra, assieme all’Amministrazione comunale, per ripartire. Per questo ho chiesto al ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, di convocare quanto prima un incontro con i rappresentanti delle principali città d’arte italiane, ossia Milano, Firenze, Napoli, Venezia e Roma. Servono subito interventi per la messa in sicurezza di aziende e lavoratori – ha aggiunto – ma serve soprattutto pensare a un concreto piano di rilancio e gestione del settore, perché il turismo è un tema poco presente allo stato nelle agende governative. Venezia è pronta a promuovere un piano di comunicazione che veda le cinque principali città d’arte italiane al fianco del Governo per promuovere l’Italia nel mondo. Senza dimenticare – ha concluso – che servono però poteri urgenti da attribuire ai Comuni italiani a vocazione turistica per affrontare alcune distorsioni che il turismo di massa aveva generato. Per partire meglio di prima – ha concluso – servono strumenti ad hoc”.

 


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