Il settore turismo attende con impazienza la data del 3 giugno, giorno in cui dovrebbero finalmente cadere le limitazioni agli spostamenti tra Regioni oltre alle barriere ai confini statali. “Sarà una ripartenza non semplice – argomenta il presidente di Federalberghi Treviso Giovanni Cher – L’hotellerie è il comparto che maggiormente ha sofferto le conseguenze della pandemia. Non possiamo certo pensare che gli alberghi possano lavorare solo con i turisti della propria Regione. In questo momento avremmo bisogno di un sostegno concreto da parte delle istituzioni anche per attirare pubblico e clienti in zona”.
Il rinvio dei Mondiali di sci di Cortina potrebbe rappresentare un ostacolo alla ripresa del settore: “Sì, è chiaro che i grandi eventi possono costituire occasioni per il rilancio. Ma capisco le esigenze degli organizzatori: è impensabile realizzare dei Mondiali senza avere certezze sul pubblico presente”. La Marca può contare comunque su diverse carte quanto ad attrattiva. “Dimore storiche, città d’arte, colline del Prosecco: abbiamo tanti elementi di richiamo. Purtroppo il nostro settore rischia di riprendersi completamente solo nel 2023 cioè tra tre anni. Nel frattempo dobbiamo valorizzare ciò che abbiamo, gli albergatori si stanno attrezzando per riprendere. Anche perché il rischio è di non riaprire mai più”.