Il Comitato Via della Regione ha approvato il nuovo progetto di Fusina – Tg Plus NEWS

Il Comitato Via della Regione del Veneto ha approvato all’unanimità il progetto di Veritas di sostituzione del combustibile (da legno non riciclabile a Css-Combustibile solido secondario e fanghi da depurazione civile) nell’impianto già esistente di Fusina. A tal proposito, il direttore generale di Veritas, Andrea Razzini, dichiara: “Siamo soddisfatti per la decisione del Comitato Via che a voti unanimi ha riconosciuto la correttezza del nostro operato e la rilevanza pubblica e ambientale del progetto. Si tratta di un’opera moderna, progettata con l’unico scopo di mettere il nostro territorio al riparo da emergenze e rischi legati allo smaltimento dei rifiuti”. Pronta la risposta dei comitati che sono contro questo progetto. “Con questa approvazione – viene detto in una nota – la commissione Via e la Regione Veneto si assumono la responsabilità di un attacco ambientale e sanitario che trasformerà Marghera e il territorio circostante nella pattumiera del Veneto a servizio del business dei rifiuti. Una decisione doppiamente pericolosa – scrivono i comitati – perché peserà su un territorio già gravemente segnato dalla presenza di produzioni nell’area industriale di Porto Marghera ad alto rischio come la vicenda della Sigma dimostra”.

Al fine di agevolare la mobilità tra terraferma e Lido e Pellestrina per la clientela abituale residente, per gli operatori economici delle isole e i soggetti impegnati nella distribuzione delle merci, nonché per consentire un più facile, immediato e gradevole accesso alle spiagge (in auto, moto, biciletta o a piedi come passeggero), a partire da oggi, sabato 23 maggio, il servizio di linea 17 – vale a dire ferry boat – viene potenziato, raddoppiando il numero di corse giornaliere, che quindi passerà da 16 (8 da Tronchetto e 8 da Lido) a 32 (16 da Tronchetto e 16 da Lido), con due corse aggiuntive ulteriori la domenica e nei festivi nella fascia oraria centrale della giornata. Nelle sole giornate di sabato e domenica prossimi saranno quindi effettuate un totale di 34 corse in più.

Come spesso accade, da un’iniziativa nasce subito qualcuno che non è d’accordo. Dopo che il Comune di Venezia ha fatto sapere che avrebbe consentito l’aumento dei plateatici sino al 50% per un tempo prorogato sino a dicembre, “Un’altra città possibile” ha comunicato che spera che questa decisione non sia definitiva. “Se da un lato è giusto sostenere le attività economiche in questo periodo – è scritto in una nota-, non possiamo arrenderci all’idea che lo spazio pubblico si consideri valorizzato solo quando messo a frutto per scopi commerciali. Partiamo da questa condizione di necessità – sottolinea “Un’altra città possibile” – per realizzare una città dove non si viene multati per aver fatto una tavolata in fondamenta o dove esperienze come il Festival delle Arti alla Giudecca o il Venice Open Stage possano diffondersi in altri campi e in nuove piazze, pronte a ospitare cultura, cinema, musica e teatro indipendenti dai soliti grandi eventi”.

Dopo importanti lavori di ristrutturazione e la realizzazione, tra gli altri, del ponte ciclo pedonale di collegamento con via Torino e l’area universitaria, oggi riapre il Forte Marghera e con esso tante attività compresa la Biblioteca del Centro Studi per la valorizzazione delle architetture militari e dei sistemi difensivi. Rispetto ai 50 posti normalmente disponibili, ce ne saranno 27, tutti numerati, nella piena osservanza del distanziamento di almeno un metro tra persona e persona. Per una maggiore sicurezza sono stati installati dei pannelli in plexiglas sui tavoli ove sono previsti 2 posti a sedere, uno alternato all’altro a debita distanza. In base ai numeri dell’affluenza del servizio si valuterà se procedere con un sistema di prenotazione delle postazioni di studio. Gli orari di apertura saranno i consueti: da martedì a domenica compresi, dalle 14 alle 21.