Siamo con Alice Guerrieri, cofondatrice di Mr Poke ai Buranelli, che ci spiega come il progetto sia stato ideato da tre ristoratori trevigiani, con l’idea di far mangiare bene i giovani e i meno giovani, le persone che devono fare un pranzo veloce, che hanno poco tempo a disposizione ma non vogliono rinunciare ad un pasto sano e al contempo goloso e stuzzicante.
Da Mr Poke gli ingredienti sono iper selezionati e di prima qualità: questo fa la differenza e anche il successo del locale, che infatti ha aperto altri due punti da asporto, uno a Jesolo e uno a Treviso in Viale della Repubblica. Per chi ancora non lo conoscesse, il poke è una preparazione tipica delle Hawaii, un piatto completo perché contiene al suo interno il giusto apporto di carboidrati, vitamine e proteine, racchiuse in una ciotola dai profumi e colori molto invitanti.
Per l’esattezza nasce tra i pescatori hawaiani ai quali rimanevano degli scarti di pesce (letteralmente poke significa “a pezzetti”) coi quali componevano la loro ciotola di riso, sormontata di pesce crudo, verdure, frutta e salse.
Da Mr Poke trovate due misure di poke, la mini e la super, dove potrete comporre la vostra bowl a piacimento scegliendo come base riso, cous cous o insalata, come parte proteica potrete spaziare dal pesce crudo (tonno o salmone) al pesce cotto (gambero scottato o salmone grigliato) dal pulled pork al pollo alla proposta vegetariana con tofu affumicato.
E ancora, scegliere gli abbinamenti green, dal pomodorino all’avocado ai germogli di soia… etc, e sbizzarrirvi con le salse e i topping. Dalla classica soya al teryaki, dalla new entry molto fresca di maionese con aneto e succo di lime, al crunch finale di cipolla crispy che conferirà un finale piacevolmente croccante.
Mr Poke nasce inizialmente come take away, e poi introduce alcune sedute per il consumo in loco, sia all’interno del locale che all’esterno. Si affaccia in un posto davvero suggestivo. E’ impagabile gustare un buon poke davanti a uno dei canali più belli di Treviso, con i tavolini nel sottoportico che guardano il fiume, detto dei “Buranelli” perche nei secoli passati gli abitanti di Burano giungevano qui in gondola a vendere il proprio pescato alla popolazione locale. Affascinante, no?