Oltre settemila partecipanti, con 1.797 barche di ogni forma e dimensione, hanno colorato, nella giornata di domenica 5 giugno, la laguna di Venezia in occasione della 46. edizione della Vogalonga, la manifestazione sportiva ludico-motoria amatoriale, non competitiva, aperta a tutte le imbarcazioni a remi: kayak, dragon boat, gondole, pupparini.
Novità dell’anno è stata l’istituzione di un premio in ricordo di Lino Toffolo, che Il comitato Vogalonga e la famiglia, la moglie Carla e i figli Anna , Luisa e Paolo hanno deciso di istituire in ricordo dell’eclettico artista a testimonianza del grande legame che vi è sempre stato tra la famiglia Toffolo e la Vogalonga.
Durante il passaggio nel Canal Grande di Murano, proprio sotto la casa di Lino, le barche si fermavano per un saluto, per un alzaremi a cui Lino non si sottraeva e rispondeva con la sua simpatia ed ancora adesso si è mantenuta la tradizione per ricordare l’amico di tutti, che non c’è più.
La terrazza di Casa Toffolo è stata inoltre l’ideale postazione della giuria che ha scelto l’imbarcazione che durante la Vogalonga ha incarnato meglio lo spirito del grande attore: passione per la città e le sue tradizioni, simpatia e ironia.
Presidente di giuria, l’amico di sempre Renato Pozzetto, che quest’anno ha seguito la manifestazione da distante.
E per parlare della Vogalonga non dal punto di vista prettamente sportivo, ma per capire come la viveva proprio Lino Toffolo, come l’abbia vissuta quest’anno la famiglia, e quale sia stata l’imbarcazione premiata, e molto altro ancora, abbiamo intervistato in esclusiva, in videoconferenza, proprio Paolo Toffolo, figlio di Lino.
Sentiamo che cosa ci ha raccontato.