Il Parco del Delta del Po, luogo magico per vivere tutto il fascino di questa stagione
C’è un profumo di mare sulla strada che porta a Comacchio. La gente passeggia abbottonata nei primi giubbini, eppure là fuori c’è ancora il mare che bussa con i ricordi e la nostalgia dell’estate che è appena andata.
C’è il profumo del mare quando si arriva da queste parti. E poi c’è quello del pesce che invita a curiosare tra i vicoli. E c’è il silenzio. Dei primi pomeriggi di ottobre. Quando la piazza si fa meno affollata. Quando la natura sulla laguna sembra coccolarsi al torpore degli ultimi raggi di sole. Tutto sembra più lento, sussurrato, immobile. Le reti dei pescatori giacciono più stanche dalle fatiche della giornata. Gli aironi scrutano statuari da sopra la riva. Una folata di vento muove appena un canneto. Ogni cosa appare come in religiosa attesa. E poi finalmente. Lo spettacolo del tramonto d’autunno la sera.
SUL DELTA DEL PO’ SCIVOLANDO DENTRO COLORI, SILENZI E TRADIZIONI. IN BARCA, IN BICI O A CAVALLO
L’autunno è una stagione ancora perfetta per visitare il Parco del Delta del Po, l’area in provincia di Ferrara dichiarata patrimonio Unesco che abbraccia la piccola cittadina di Comacchio intrecciando lidi a canali, lagune a boschi, riserve e oasi naturalistiche. Perché se l’estate è il momento che “sublima” le spiagge (e qui si susseguono per oltre 20 km) e i vivacissimi lidi (se ne contano ben 7) animati da locali, ristorantini, aree dedicate allo sport o attrezzate per gli ospiti più piccoli, se l’estate è divertimento, energia, dinamismo, l’autunno da queste parti è il periodo che meglio permette di cogliere tutte le suggestioni della natura. L’Autunno qui diventa il momento dell’acqua, della laguna,della terra. L’autunno è sguardo, ascolto, lentezza.
Si può scegliere di sperimentare queste emozioni con la barca. Tantissime le escursioni organizzate sulle “batane” (le tipiche imbarcazioni a fondo piatto), battelli fluviali o motonavi. Con itinerari tematici, visite, guida, talvolta anche aperitivo a bordo.
La Sacca di Goro, la Riserva Naturale alla Foce del Po di Volano, Le Valli di Comacchio, con i caratteristici casoni (case dei pescatori). Tra labirinti di canali e canneti, si penetra in ecosistemi placidi e armoniosi, si sfiorano gli argini, le dune e le barene ricoperte di ginepri ed elicrisi. Si ammira l’eleganza degli uccelli acquatici: le garzette, i beccacini, gli aironi i fenicotteri. E poi si riscoprono patrimoni, accompagnati da guide esperte: le tradizioni legate al sale e alla pesca della celeberrima anguilla, entrando nelle vecchie case dei pescatori, osservando i giacigli in cui passavano la notte, le barche dai remi lunghissimi, i forni per cuocere.
Per chi ama un’esperienza più dinamica ma sempre molto rilassante, le vie ciclabili sono la scelta perfetta. Sono percorsi adatti ad adulti e a bambini, sempre accompagnati da guide ambientali: dalla Destra Po sino al Bosco della Mesola, dove un nuovo sentiero consente di attraversare la vegetazione e arrivare fino al paese di Goro, percorrendo la linea di costa lungo l’omonima Sacca. E poi ci sono gli itinerari lungo gli argini delle Valli di Comacchio e all’interno della Salina, dove sino al secolo scorso si raccoglieva ancora il sale, mentre oggi è diventato il luogo prescelto dai fenicotteri per la nidificazione. Esistono poi le proposte in intermodalità: si possono unire tratti percorsi in bici a tratti in navigazione, lungo percorsi circolari che si snodano attraverso ambienti naturali, paesi e località balneari. Per chi cerca un momento di contatto ancora più intimo con la natura e di assoluta libertà, consigliamo la passeggiata a cavallo. Sono i cavalli bianchi di razza “Camargue Delta” , dal temperamento mansueto e docile. Accompagnati da personale esperto vi condurranno attraversano le valli, le pinete, costeggiando il fiume fino ad arrivare alle spiagge.
Le escursioni in barca sono realizzabili tutto l’anno, anche nei mesi più freddi.
QUATTRO PASSI A COMACCHIO, TRA CANALI, PONTI E PALAZZI. E NEL NUOVO MUSEO DELTA ANTICO UN AFFASCINANTE VIAGGIO ATTRAVERSO LA STORIA DEL GRANDE FIUME.
Dai silenzi della laguna alla vivacità di vicoli, ponti e piazzette. E’ la deliziosa Comacchio.
A soli 3 km dal mare e a 50 da Ferrara, Comacchio è una piccola Venezia sospesa tra terra e acqua. Si arriva e si sale il celebre Trepponti, sibolo della città. E poi giù dentro e fuori da vicoli, piazzette, palazzi e musei. L’antica Cattedrale di San Cassiano, la Loggia del Grano, la Torre dell’Orologio. E poi il nuovissimo Museo Delta Antico, inaugurato a marzo nel settecentesco edificio dell’Ospedale degli Infermi. Un viaggio tra quasi 2mila reperti nella storia del Delta del Grande Fiume dall’epoca preistorica fino al Medioevo. Un’esposizione di quasi 2mila reperti che fa rivivere le suggestioni di quel fiume, che per secoli fu snodo fondamentale di commerci e punto di incontro di civiltà, unione tra il mondo Mediterraneo e l’Europa continentale. Le storie di quei marinai e commercianti rivivono attraverso gli strumenti utilizzati per la navigazione, gli oggetti personali, gli utensili in legno, il vasellame. E poi i preziosi tempietti votivi e le grosse partite commerciali di anfore e lingotti di piombo. E ancora il preziosissimo carico della nave romana di Comacchio, un’imbarcazione commerciale risalente ai primi anni dell’Impero (fine I sec. a. C), rinvenuta nel 1981 alla periferia della città.
Di storia in tradizione, merita una visita anche l’antica Manifattura dei Marinati con i suoi 12 camini per la cottura allo spiedo delle anguille prima della marinatura: una fabbrica – museo perfettamente ristrutturata e tornata in funzione, dove è possibile conoscere l’intera lavorazione di questo pesce simbolo dell’identità delle Valli.
SUA MAESTÀ L’ ANGUILLA. C’E’ ANCORA QUESTO WEEKEND PER VIVERE LA SUA GRANDE FESTA
L’anguilla. E’ lei la regina indiscussa di queste terre. E da 19 anni a lei va l’omaggio con una delle più grandi e caratteristiche feste marinare italiane. Tavole imbandite tra calli e callette, banchi di assaggio, bancarelle per gli acquisti e poi lei, l’anguilla protagonista di innumerevoli variazioni culinarie. 48 sono i modi per cucinarla che si tramandano queste genti, frutto di lunghe stratificazioni culturali. Marinata, alla brace, nel mitico brodetto a bec d’asan (dove è tagliata a pezzetti e poi soffritta). L’anguilla con la verza, che nasce dal proficuo incontro con la campagna, e poi tantissime ricette povere per insaporire le teste e le parti di scarto, o accompagnate agli altri tesori di questo mare, come sogliole, seppie, orate, cefali.
E’ la festa dell’anguilla ma è anche la festa di Comacchio e di questa laguna, perché sono tre weekend (questo è l’ultimo) fitti fitti di iniziative diverse: degustazioni, cene, menù a tema, ma anche escursioni in barca, gite, esperienze visite guidate, dimostrazioni di pesca e cucina.Un’immersione totale e suggestiva nell’ habitat naturale di questo pesce e tra i riti più autentici delle genti di queste terre, resa possibile dalla regia del consorzio Visit Ferrara, che unisce circa 90 operatori turistici di tutta la provincia ferrarese.
Qualche esempio?
Con l’offerta di Visit Ferrara una notte e 2 giorni – da 105 euro a persona – si vive la Sagra dell’Anguilla, visitando anche le città di Comacchio e Ferrara (a un’ora da Comacchio). È inclusa 1 notte in hotel con prima colazione, 1 pranzo tipico a Ferrara o Ravenna ( a mezz’ora da Comacchio), 1 aperitivo di degustazione di vini e prodotti tipici in azienda agrituristica, 1 buono sconto del 10% per la sagra, 1 pacchetto Comacchio Museum, per entrare nei musei comacchiesi gratuitamente e partecipare ad un’escursione in motonave con guida all’Ecomuseo delle Valli. Il programma “Speciale Sagra dell’Anguilla 2017” di 3 giorni – a partire da 114 euro a persona – nei sabati e domeniche della manifestazione comprende 2 notti in hotel, il Comacchio Museo Pass per navigare nelle Valli di Comacchio e visitare il Museo del Delta Antico, la Manifattura dei Marinati e il Museo di arte contemporanea Remo Brindisi, e lo sconto del 10% sul menu dello stand gastronomico. Un altro programma di 3 giorni – a partire da 160 euro a persona – prevede 2 notti in hotel, 1 pranzo tipico a Ferrara o Ravenna, 1 aperitivo degustazione vini e prodotti tipici in azienda agrituristica, 1 escursione in motonave con guida sul Delta del Po, 1 pacchetto Comacchio Museum e 1 buono sconto del 10% per pranzare o cenare in Sagra.
Pacchetti ed escursione si possono prenotare direttamente sul sito web www.visitferrara.eu