Curare le carie non basta: senza una buona alimentazione e una corretta igiene orale il problema si può ripresentare. E in questo gioca un ruolo centrale l’odontoiatria conservativa.
L’odontoiatria conservativa si occupa prettamente della prevenzione, della diagnosi e del trattamento della patologia cariosa a carico di tutti i denti che ne sono affetti. Il nome indica l’obiettivo primario di questa disciplina, ovvero intervenire precocemente sulla lesione così da limitarne la progressione. In questo modo, si riesce a ridurre la demolizione di tessuto dentale e a “conservare” quanto più tessuto sano possibile.
La diagnosi è di due tipi: obiettiva e strumentale . E talvolta gli specialisti utilizzano un telecamera intraorale e una telecamera radiografica: quest’ultima in particolar modo sfrutta radiografie endorali chiamate bite-wings, che permettono di valutare la profondità delle carie visibili e, nel contempo, l’eventuale presenza di carie nelle superfici interprossimali non visibili all’ispezione.
Per trattare una patologia cariosa è importante rivolgersi ad uno specialista che utilizzi tecniche e materiali di ultima generazione, così da poter eventualmente ricostruire delle porzioni di dente demolito dalla carie, ripristinandone quanto più possibile la forma e l’estetica originali.
Approfondiamo l’argomento con un ospite d’eccezione: il dott. Ugo D’Aloja, Medico Chirurgo Specialista in Ortodonzia. Nonché titolare dello Studio Specialistico di Ortodonzia dott. D’Aloja.
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