Stati Generali subito. E’ l’invito fatto da Bruno e Roberto Reverberi, rispettivamente patron e manager della Bardiani Csf, una delle quattro squadre professionistiche rimaste in Italia. Da oltre 40 anni sulla cresta dell’onda con le sue squadre, il decano Bruno Reverberi è un profondo conoscitore del ciclismo. Nella sua scalata in ammiraglia, ha seguito tutte le categorie, dai giovanissimi ai professionisti appunto. e si è accorto di quanto il ciclismo stia cambiando. E lo dice un gentiluomo non più giovanissimo. “Ci dobbiamo dare tutti una svegliata – racconta Bruno, sostenuto dal figlio Roberto -. Il ciclismo ha bisogno di linfa vitale, di giovani da coinvolgere nelle organizzazioni delle corse, nei vertici federali, nelle metodologie di allenamento, nell’immagine. Insomma, il ciclismo vintage è bello ma dobbiamo guardare avanti. Un tempo eravamo i leader a livello mondiale, ora ci superano tutti gli altri paesi e rischiamo di diventare il fanalino di coda di un movimento che mette nelle strade ogni giorno migliaia di persone appassionate di bicicletta. Dobbiamo creare un movimento snello, dobbiamo riscoprire giovani talenti. Insomma. Un mondo completamente da rivedere”. La Bardiani ha anche una forte anima trevigiana, se pensiamo che in ammiraglia siedono anche Stefano Zanatta trevigiano di Ponzano e Mirko Rossato, fino a qualche settimana fa manager e direttore sportivo della Unione Ciclisti Trevigiani.
Reverberi chiede gli Stati Generali. Tg Plus Sport 20 dicembre
