CRONACA. Stazione di Venezia-Mestre: arrestata dalla Polizia di Stato una coppia responsabile di furti sui treni
Ieri è stata arrestata dal personale del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Veneto una coppia di connazionali, 36enne lui, 29enne lei, autrice di un doppio furto sui treni da e per Roma Termini.
In particolare, l’uomo, già conosciuto dagli operatori per precedenti reati contro il patrimonio, è stato notato da personale della Polizia Ferroviaria di Padova, mentre si aggirava con fare sospetto tra i viaggiatori di un treno diretto a Venezia S.Lucia. Alla partenza del convoglio, gli operatori Polfer hanno allertato i colleghi in servizio a
Mestre che, con la collaborazione del personale della Squadra di Polizia Giudiziaria
Compartimentale, in abiti civili. Tra i passeggeri scesi in quello scalo, gli agenti hanno individuato il 36enne in compagnia di una donna, che, con due trolley al seguito, si erano allontanati frettolosamente dalla stazione,
per eludere un eventuale controllo. I due sono stati fermati ed accompagnati negli Uffici, ove hanno fornito spiegazioni poco convincenti in merito al possesso dei bagagli. Ulteriori accertamenti hanno permesso di appurare che i trolley erano stati effettivamente rubati. I due, risultati entrambi gravati da precedenti penali, sono stati dichiarati in stato di arresto e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. I bagagli, integri nel loro contenuto, sono stati riconsegnati alle legittime proprietarie.
CRONACA. Mira , condannato ad oltre otto anni per bancarotta: arrestato dai Carabinieri
Sabato mattina i Carabinieri della Tenenza di Mira hanno tratto in arresto un cittadino originario del padovano, imprenditore, in esecuzione di un ordine di carcerazione alla pena di otto anni e due mesi di reclusione in carcere emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Milano per una serie di reati societari che sono sfociati nella condanna per bancarotta fraudolenta. I fatti per i quali l’imprenditore è stato condannato sono avvenuti nel 2011, quando si era reso autore di condotte al limite della legalità nella gestione di società finanziarie e di consulenza che operavano tra Bologna e Milano. L’uomo infatti dissimulava la propria condotta criminale appropriandosi di fondi aziendali e ricorrendo ad altre fonti irregolari per colmare i buchi di bilancio così creati. Le società “fantasma” venivano aperte e chiuse in successione fittissima, in modo da nascondere i fondi che venivano però intascati da lui e dai sodali. L’uomo, rintracciato nella mattina di oggi dai Carabinieri è stato portato nel carcere di Santa Maria Maggiore, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.