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Detenuti in rivolta nel carcere di Santa Maria Maggiore – TG Plus NEWS Venezia

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TG Plus NEWS Venezia – Ed. 11 marzo

Cronaca. Rivolta dei detenuti nel carcere di Santa Maria Maggiore

Dalle parole ai fatti. Sembrava dovesse essere una protesta civile quella dei detenuti del carcere di Santa Maria Maggiore a Venezia, che nello scorso fine settimana avevano mandato una lettera di protesta, dopo le decisioni prese a causa del Coronavirus, invece – ieri all’ora di pranzo – anche nel penitenziario lagunare, come  in altre zone d’Italia, sono scoppiati dei disordini. Dall’esterno si sono notati dapprima alcuni detenuti effettuare la battitura delle inferriate alle finestre, poi sono state viste delle fiamme. Nella zona sono affluiti reparti delle Forze dell’Ordine in tenuta anti sommossa, che hanno risposto con dei getti d’acqua verso le finestre, e tutta l’area che comprende anche il terminal automobilistico di piazzale Roma è stata blindata e chiusa alla circolazione. Si era diffusa la notizia che qualche detenuto fosse evaso, in realtà nulla di tutto questo. Durante metà pomeriggio la protesta era già rientrata.

Cronaca. Coronavirus, controlli serrati delle Forze dell’Ordine

E sempre per chi doveva andare a Venezia ieri pomeriggio non è stata certo una passeggiata, anche perché oltre ai controlli dovuti ai disordini del carcere, si sono aggiunti quelli del Coronavirus. All’ingresso del Ponte della Libertà, infatti è stato organizzato un posto di controllo per capire dove stessero andando le persone, sia in macchina che in autobus. In generale la  maggiore attenzione è stata concentrata in prossimità delle barriere.  Le pattuglie della Polizia ferroviaria hanno blindato gli arrivi al binario nella stazione di Santa Lucia, quelle della polizia di frontiera i varchi di porto e aeroporto. Per ora nessuna multa, ma è stato fatto presente che si deve viaggiare con l’autocertificazione. Altri posti di controllo sono stati allestiti in zona Terraglio e in Romea, per monitorare il traffico a scavalco delle province di Treviso da una parte, e di Rovigo e Padova dall’altra.

Cronaca. Coronavirus, 160 casi nel veneziano

A Venezia e provincia sono a oggi 160 i casi di persone contagiate sulle 913 in tutto il Veneto. Dei nuovi 15, sono risultate positive, ma non ricoverate 13 persone, mentre due sono in ospedale. In totale i ricoverati sono 20 a Mestre più 11 in Terapia Intensiva; 8 a Venezia, più 3 in Terapia Intensiva; 5 a Mirano più 5 in Terapia Intensiva; 2 a Dolo e uno a Chioggia. A Venezia e provincia i ricoverati sono attualmente 35, mentre in Veneto 233.

Cronaca. Coronavirus, le decisioni del Comune

Per il Sindaco di Venezia Luigi Brugnato ieri è stata una giornata di incontri, prima a Ca’ Corner riunione operativa con i dirigenti e i direttori del Comune di Venezia, poi il Primo Cittadino ha incontrato nuovamente le varie categorie economiche. E’ stato chiesto di poter differire dal 30 aprile al 30 settembre la scadenza per la presentazione dei documenti fiscali comprovanti i lavori e le relative spese di privati ed aziende in occasione dell’acqua alta eccezionale del 12 settembre scorso. E intanto anche l’amministrazione comunale veneziana attiva lo smart working, adeguando l’organizzazione dei propri uffici alle nuove disposizioni dettate dal decreto dell’8 marzo, e rispondendo al contesto di emergenza che la città si trova a vivere in questo periodo.

Attualità. Coronavirus, credenziali SPID anche da casa

Nuova identità digitale anche via Internet per i cittadini veneziani. Visto l’evolversi della situazione epidemiologica legata al Coronavirus, in ottemperanza a quanto stabilito dal decreto del Governo sulle nuove misure di sicurezza, l’Amministrazione comunale, con il supporto di Venis Spa, ha approntato un servizio da remoto di rilascio credenziali Spid senza la necessità di recarsi allo sportello, attivo da lunedì 16 marzo. Intanto il servizio presso lo sportello sarà sospeso.


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