POLITICA. Venerdì manifestazione dei portuali, le reazioni politiche
All’avvicinarsi della manifestazione dei lavoratori del Porto di Venezia, prevista venerdì a Punta della Dogana a Venezia, molte le reazioni da ogni parte politica. “E’ in atto un disegno per uccidere il Porto di Venezia, e spetta alle nostre istituzioni locali sventare i piani di chi si muove nell’ombra per gli interessi di altri territori, portando alla luce le losche manovre che rischiano di costare 21mila posti di lavoro tra Venezia e Chioggia” chiosa Alex Bazzaro, Deputato Lega e candidato al Consiglio Comunale di Venezia.“Venezia non può rinunciare alle crociere. E nemmeno essere relegata a ormeggio di transito, ma deve restare porto di partenza e di arrivo. È questa la condizione che assicura lavoro non solo ai portuali ma anche all’indotto”. Così Pier Paolo Baretta candidato sindaco di Venezia per il centrosinistra. Mentre Giovanni Andrea Martini, candidato sindaco di Venezia per la lista Tutta la Città Insieme: afferma “La soluzione è proprio quella che chi specula sulla città non vuole: una programmazione nuova degli arrivi, con navi adeguate nelle dimensioni e in quanto tali gestibili in periodo Covid, e, nel frattempo, l’avvio concreto di una soluzione al di fuori della laguna”. “Venerdì parteciperò alla manifestazione assieme agli operatori a sostegno del settore crocieristico e di tutto l’indotto del porto. Il Governo deve ascoltarci e intervenire tempestivamente!” Dice Raffaele Speranzon, Candidato alle Elezioni Regionali in Veneto.
CRONACA. Spacciatore arrestato e cliente sanzionato a Mestre
CRONACA. Arrestato un trentacinquenne per danneggiamenti a un’auto in sosta
Ad incastrarlo sono state questa volta le telecamere del sistema di videosorveglianza in dotazione alla Polizia locale, che lo hanno ripreso mentre, in piena notte, verso le quattro, stava compiendo atti vandalici contro un’auto parcheggiata nei pressi del parco Albanese, a Carpenedo. Manette ai polsi per un trentacinquenne della Sierra Leone, molto noto alle Forze dell’Ordine, già arrestato più volte dal 2017 a oggi, con accuse che vanno dallo spaccio di sostanze stupefacenti alla resistenza a pubblico ufficiale, dalle percosse, molestie e disturbo alle persone, al danneggiamento aggravato, alla non ottemperanza del divieto di ingresso nel territorio comunale di Venezia. L’uomo è stato arrestato e sottoposto questa mattina a giudizio per direttissima: è stato condannato a nove mesi di carcere, con divieto di dimora nel territorio comunale di Venezia.