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Tg Plus Sport 22 maggio

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Non è ancora terminata l’eco della tappa di Sappada che il Giro ritorna in sella. E dopo il bagno di folla prima a Nervesa e poi sullo Zoncolan. Si corre oggi la frazione da Trento a Rovereto a cronometro. Una tappa insidiosa come un corpo a corpo, in lotta contro se stessi e contro il cronometro. Da capire se Simon Yates riuscirà a tenere la maglia rosa nel tic tac in contrapposizione a Tom Dumoulin campione del mondo in carica a cronometro. Yares ricordiamo è stato anche due volte campione del mondo su pista. Intanto la tappa di Sappada ha decretato anche il terzo posto sul podio del piccolo scalatore lucano, Domenico Pozzovivo. Una tappa molto dura – spiega dopo l’arrivo. Pozzovivo ci prova sempre e arriva pure quarto, terzo sullo Zoncolan – anche per le condizioni meteo, in cima al Gpm. Lassù ho patito un po’. Era freddo e in discesa ho patito parecchio. Certo un bel po’ di rammarico c’è. C’è mancato poco per prendere la maglia rosa. Ho patito lo sforzo per rientrare, l’ho pagato (e tossisce) anche perché avevo tutti a ruota. Ma penso di poterci provare di nuovo a indossare la maglia rosa. Certo Yates ha consolidato il suo primato ma cercherò di fare del mio meglio, sono sempre lì davanti”.
Qualcuno gli chiede di Fabio Aru, alla deriva a Sappada.  20 minuti beccati da Simon Yates. In tre chilometri ha preso dieci minuti. Una cosa assolutamente impensabile. Arriva con il volto nero, scortato dai suoi compagni di squadra che si sacrificano per lui per riuscire a portarlo al traguardo. Non si fa avvicinare da nessuno. E rimane in silenzio a pagare lo sforzo che lo ha visto cedere di schianto ai meno 37 chilometri dal traguardo. Vedremo alla crono cosa deciderà.


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