Il trattamento ortodontico è finalizzato a raddrizzare o spostare i denti, allo scopo di migliorarne l’aspetto e la funzionalità. Ma quando è utile? Ne parliamo con lo specialista.
Questo trattamento permette di distribuire equamente la pressione di masticazione su tutta la dentatura, infatti, aiuta a salvaguardare a lungo termine la salute di denti, gengive ed articolazioni mandibolari. Prevendo o migliorando eventuali problematiche esistenti.
É possibile distinguere tre differenti fasi temporali per il trattamento ortodontico.
- Fase pre-adolescenziale: i piccoli pazienti presentano la dentizione decidua (denti da latte) e l’intero complesso maxillo-facciale in via di sviluppo. La terapia ortodontica, cosiddetta intercettiva, mira in questa fase a correggere gli squilibri strutturali in modo da promuovere un armonico sviluppo delle arcate dentarie.
- Fase adolescenziale: la terapia ortodontica mira al raggiungimento di un adeguato equilibrio funzionale coordinato con una ottimale estetica del sorriso.
- Paziente adulto: la terapia ortodontica è finalizzata a ripristinare un’adeguata estetica del sorriso con una occlusione bilanciata e stabile.
La perdita di elementi dentari a causa di estrazioni o riassorbimento dell’osso di sostegno dei denti (malattia parodontale o piorrea), provoca uno spostamento dei denti e un cambiamento dei rapporti di occlusione (malocclusione), rendendo necessario un intervento ortodontico correttivo.
Approfondiamo l’argomento con il dottor Peruzzo Simone, titolare dello Studio Odontoiatrico Splendente, Odontoiatra e igienista dentale.
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