Una padovana sul tetto del mondo al Mondiale Gravel – TG Plus SPORT TREDICI
La storia di Nadia Sgarbossa, che ha vinto la maglia iridata nella categoria degli amatori con la tessera della Ciclistica Provinciale di Treviso
Tanta Italia nei Master al Mondiale Gravel: maglie iridate per Pierluigi Talamona, Pietro Dutto, Marcello Pavarin, Patrizia Romanello e Nadia Sgarbossa. Cinque ori , 4 argenti e 2 bronzi: ottimo bottino per i gravellisti tricolori.
Pur non essendo la nazione più numerosa al via al Mondiale Gravel si sono viste davvero tante maglie azzurre, portate orgogliosamente in gara da tanti Master che non hanno voluto mancare al Mondiale “di casa”. I risultati di spessore non sono mancati.
C’è stato infatti l’oro di Patrizia Romanello nelle Master woman 50-54 a cui ha fatto il paio la medaglia di bronzo di Lorena Zocca nelle Master 45-49 nella gara che ha visto trionfare l’inglese Jackson. Oro anche nelle MW 60-64 per Nadia Sgarbossa.
Passando alle categorie maschili. Un altro bronzo è arrivato nei Master 50-54 con il biker Filippo Ceci, già campione europeo nella mtb.
Argento nei Master 55-59 per Marco Dotta nella gara vinta dall’ex pro su strada francese Brochard, famoso a suo tempo per essere stato coinvolto nell’affare Festina, scontando poi anche una squalifica per Epo.
Campione del mondo infine nello age group più alto quello dei 75-79 anni per Pierluigi Talamona, unico al via nella sua classe d’età.
Tante soddisfazioni per i colori italiani anche nella giornata di domenica con la doppietta nei 19-34 con Pietro Dutto che ha preceduto Matteo Cigala