redazione@tgplus.it
TG+TG+ Venezia

Uso e possesso di stupefacenti: denunciati tre giovani a Mestre – TG Plus NEWS

1.09KViews
Condividi sui social

TG Plus NEWS Venezia – ed. sera 12 maggio

Cronaca. Uso e possesso di stupefacenti: denunciati tre giovani a Mestre

Due diciottenni e un diciassettenne sono stati denunciati dalla Polizia locale perché sorpresi all’interno di un garage condominiale nella zona della Gazzera, a Mestre, in possesso di una dozzina di dosi di marijuana confezionate in una scatola di metallo, un bilancino elettronico di precisione e qualche decina di grammi di stupefacente ancora da suddividere. I tre, al momento dell’intervento degli operatori, erano intenti a consumare parte dello stupefacente. I due maggiorenni erano stati notati Mestre perché appartenenti, con ruoli di rilievo, alla “baby gang di Mestre”. La coppia ha poi raggiunto la Gazzera per incontrarsi con un terzo ragazzo, poi risultato minorenne, per riunirsi in un garage condominiale. Gli agenti si sono avvicinati al box e hanno subito percepito un forte odore di stupefacente: sono entrati e hanno sorpreso i ragazzi a consumare marijuana, sequestrando il resto dello stupefacente presente, in parte già confezionato. I tre sono stati denunciati sia all’autorità giudiziaria che a quella amministrativa.

Cronaca. Lite furiosa al Parco Albanese

Al culmine della lite prende in mano un grosso e nodoso bastone e colpisce alla testa il suo interlocutore. Un gesto piuttosto violento, visto che il bastone, dopo l’impatto, si è spezzato letteralmente in due. Un 51enne è stato denunciato dagli agenti del Servizio Sicurezza Urbana della Polizia locale in servizio di vigilanza al Parco Albanese di Mestre per lesioni volontarie aggravate: l’attenzione degli operatori è stata attirata da alcune urla provenienti dall’area “2C”, immediatamente dietro al centro civico del parco. Si trattava di una furiosa lite tra il 51enne e un 32enne noto agli operatori: quest’ultimo aveva appena riportato due profondi tagli al capo e perdeva molto sangue. Gli agenti hanno subito bloccato il 51enne, che nel frattempo stava cercando di allontanarsi in sella a una bicicletta, mentre sul posto è stata fatta convergere un’ambulanza del Suem 118 per soccorrere il ferito, trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale dell’Angelo. Il 51enne è stato segnalato all’Autorità giudiziaria, ma ulteriori indagini sono in corso per appurare i precisi motivi della lite. Il 32enne, invece, è stato dimesso in serata con prognosi di 10 giorni per trauma cranico e ferita lacero-contusa alla testa.

Attualità. Al Lido 135 nuovi alberi

E’ iniziata lunedì 4 maggio la messa a dimora dell’ultimo lotto di 70 nuovi alberi al Lido. L’intervento rientra nel piano di manutenzione del verde pubblico che l’Amministrazione sta attuando su tutto il territorio comunale. Le nuove piante vanno infatti ad aggiungersi ad altre 65 già poste a dimora nelle scorse settimane portando così a 135 i nuovi alberi piantati nel 2020 nell’Isola. Gli alberi, alti dai 2,5 ai 3 metri, sono di varie specie tra cui leccio, olmo campestre, carpino bianco, pioppo bianco, ippocastano e platano e andranno a sostituire quelli morti naturalmente e quelli a rischio caduta per gravi difetti strutturali.

Economia. La denuncia dei produttori di ortaggi al termine della Fase 1

Finita la Fase 1 di gestione del coronavirus, è tempo di bilanci per l’agricoltura veneziana. In questi giorni Cia-Agricoltori Italiani Venezia sta facendo una ricognizione sugli ortaggi e il quadro è a tinte fosche: prezzi all’ingrosso precipitati, mentre nella grande distribuzione i prezzi salgono. A pagare, oltre i consumatori, sono gli agricoltori, che vedono i loro già ridottissimi margini diventare ancora più esigui, con molti casi in cui il prezzo di vendita è inferiore al costo di produzione. “L’emergenza coronavirus – spiega il presidente di Cia-Agricoltori Italiani Venezia Paolo Quaggio – ha aggiunto problemi ad una situazione che non era florida neanche prima. Il mondo dell’agricoltura non si è mai fermato durante il lockdown, ma in questa prima fase non è stato messo adeguatamente al riparo da speculazioni e da problemi legati alla logistica e alla manodopera. Forse non è mai abbastanza chiaro quanto il mondo dell’agricoltura sia condizionato dalla stagionalità: se chiudi una fabbrica, puoi ricominciare a produrre quando riapri. Ma con i prodotti della terra non funziona così: se non riesci a venderli durante la loro stagione, vanno al macero”.

Condividi sui social