Zalf punta sempre più in alto. TG Plus SPORT 30 aprile
Grande prova della Zalf Euromobil Fior domenica in Toscana. La squadra castellana piazza la zampata vincente a Montanino di Reggello in provincia di Firenze con l’uno – due di Gregorio Ferri e Marco Landi. La pioggia ha esaltato il team castellano diretta da Gianni Faresin, impegnato sulle strade fiorentine dominando la 58^ edizione del Gran Premio Montanino. La coppia tricolore composta da Gregorio Ferri e Marco Landi ha fatto la differenza già dopo metà corsa, mettendosi alle spalle gli avversari e distanziando tutti per presentarsi all’ultimo chilometro con due minuti di vantaggio sui più immediati inseguitori. Nuovo arrivo in parata, dunque, per Landi e Ferri che già venti giorni fa avevano dominato la prova di Campi Bisenzio. Con la vittoria a Montanino di Reggello le gare dalla Zalf salgono a sette. A Vittorio Veneto trionfa il siciliano Paolo Baccio, ex tricolore a cronometro. In una giornata da tregenda, diluvio universale e neve in quota,Baccio ha conquistato il Frare De Nardi direttamente sul Fadalto. La corsa per elite e under234, organizzata dal Frare De Nardi è stata falsata a causa delle tantissima pioggia scesa sulla vallata e della neve che ha imbiancato il Passo del Fadalto. A quel punto la giuria è stata costretta a prendere una decisione pesante : ridurre la corsa e farla interrompere sulla salita lunga al Passo del Fadalto. Ma già pochi chilometri dopo il via la corsa vittoriese era stata accorciata di una salita, quella all’Arfanta, e questo proprio perché sia la salita che la discesa risultavano impraticabili e pericolose per gli atleti. La gara è stata ridotta così a poco me no di una centinaio di chilometri proprio per salvaguardare l’incolumità degli atleti. Decisione certamente saggia per salvaguarda la sicurezza della gara e dei suoi partecipanti. Paolo Baccio, il corridore della Colpack si è presentato solo al traguardo quando era già in vantaggio sulla salita ed è stato comunicato che la corsa sarebbe terminata sul Passo. Nemmeno i furgoni sono stati fatti salire e gli atleti recuperati e portati al caldo nei bar e nelle macchine disponibili sul tratto di salita. Tredici i corridori arrivati in totale.