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Senso di colpa e Covid: come riconoscerlo e superarlo-TG Plus SALUTE

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Il sospetto di aver involontariamente causato la malattia in un famigliare, soprattutto se anziano, in alcuni casi può provocare un forte disagio interiore associato a senso di colpa.

 

Gran parte dei contagi dell’ondata epidemiologica, infatti, avviene all’interno della propria cerchia. Ne consegue un senso di colpa, di chi positivo al test crede di essere il canale di contagio diretto per i propri familiari o stretti conoscenti. Tanto che chi vive questa situazione spesso accoglie lo sviluppo dei sintomi come una forma di punizione.

Tuttavia, quando il senso di colpa comporta eccessivo rimorso e rammarico, questo sentimento può diventare patologico e sfociare in forme depressive, destabilizzando equilibri già difficili.

Senza dimenticare, infine, che analogo senso di colpa può essere manifestato anche da chi di fatto non viene contagiato e non risulta positivo al Covid. È il caso, ad esempio, della cosiddetta “sindrome del sopravvissuto”.

Ne parliamo con la dott.ssa Laura Seccafien, Psicologa, Sessuologa e Membro del Rebellato Medical Group.

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