Caorle, a fuoco il garage di una palazzina – TG Plus NEWS Venezia
CRONACA. Caorle, a fuoco il garage di una palazzina
Alle 11:30, di venerdì 17 gennaio, i vigili del fuoco sono intervenuti in Viale Lepanto in località Porto Santa Margherita a Caorle per l’incendio divampato in un garage di un condominio, adibito a magazzino: nessuna persona è rimasta ferita. I vigili del fuoco arrivati da San Donà con un’autopompa e un’autobotte, hanno spento le fiamme, evitando l’estensione del rogo alle strutture confinanti e il palazzo. Bruciato in parte il materiale messo a deposito. Danni da calore e da fumo. Le cause dell’incendio sono al vaglio dei vigili del fuoco.
Le operazioni di bonifica e messa in sicurezza dei locali sono terminate alle 15:30.
CRONACA. Tre arresti della Polizia nella giornata di ieri
Nella giornata di ieri la Polizia di Stato di Venezia ha arrestato tre individui. Nella serata, i poliziotti delle Volanti sono intervenuti presso una attività commerciale di Mestre su segnalazione. I poliziotti sul posto hanno appurato che un uomo, nel tentativo di allontanarsi con della merce non pagata, sarebbe stato fermato dalla guardia giurata dell’esercizio. Il presunto autore del furto avrebbe poi percosso l’addetto per guadagnarsi la fuga, senza tuttavia riuscirvi. L’uomo è stato tratto in arresto dai poliziotti intervenuti per tentata rapina impropria. Nella stessa serata, i poliziotti delle Volanti hanno proceduto ad eseguire un mandato di arresto europeo richiesto dalla Germania a carico di un soggetto comunitario per reati contro il patrimonio. L’uomo arrestato è stato rintracciato a Marghera. I poliziotti hanno poi eseguito un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Firenze. L’uomo destinatario dell’ordine è stato rintracciato a Venezia, in centro storico. Arrestato dai poliziotti delle volanti, è stato portato nella Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore, dove dovrà scontare una pena definitiva di 3 anni e 10 mesi.
CRONACA. Verso il Giorno della Memoria: deposte 10 nuove Pietre d’Inciampo
San Marco, San Polo, il Lido. Alessandro, Vittorio, Raffaele, Vittoria, Enrica. E ancora Gina, Ida, Beatrice, Ada e Gino: dieci cittadini veneziani, o che in Laguna avevano cercato rifugio, tutti deportati per motivi razziali, politici e militari, nei campi di concentramento e di sterminio nazisti, ricordati in luoghi che li hanno accolti e che diventano della memoria. Dieci nomi per dieci nuove stolpersteine, Pietre d’Inciampo che riportano indietro nel tempo, per fermarlo e tramandarne giusta memoria. Questa mattina, come accade oramai da 12 anni, si è tenuta la posa delle Pietre d’Inciampo: un’iniziativa a cura del Comune di Venezia, della Comunità Ebraica di Venezia, del Centro Tedesco di Studi Veneziani e Iveser. L’itinerario si è articolato a Venezia tra San Polo e San Marco, per proseguire nel pomeriggio al Lido. La cerimonia, iniziata dal civico 2511/A del sestiere San Marco, è stata scandita dai minuti di silenzio e di raccoglimento davanti alle abitazioni che furono l’ultima dimora dei concittadini veneziani, prima della deportazione. Una rosa rossa ha accompagnato ognuna delle pietre deposte.
CRONACA. Chioggia, la Protezione Civile cerca volontari
Domani, sabato 18 gennaio dalle ore 16.00 alle 19.30 e domenica 19 dalle 10.00 alle 12.30 in Corso del Popolo ci sarà un gazebo con alcuni volontari della Protezione Civile che forniranno informazioni sull’attività del gruppo di Chioggia. Mauro Armelao, Sindaco di Chioggia e Autorità di Protezione Civile, dice: “C’è bisogno di nuove forze, di giovani, uomini e donne, che abbiano voglia di mettersi a disposizione per gli altri. A breve partiranno dei corsi base di Protezione Civile e quindi questo è il momento di approfittare e di vivere una bella esperienza che potrà servire per sempre. Il fatto di mettersi al servizio delle persone è una cosa bella, le popolazioni colpite da una calamità, quando vedono la divisa gialla della Protezione Civile, vedono un eroe. E’ una soddisfazione che bisogna provare. E questo vale per tutte le forme di volontariato”.