La cimice nella Marca “costa” 5 milioni – Tg Plus
Notizie 18 ottobre – Tg Plus edizione mattina
Agricoltura. La cimice nella Marca “costa” 5 milioni
Continua l’emergenza cimice asiatica in Veneto, dove questo insetto ha arrecato danni all’agricoltura per 90 milioni di euro. Secondo la Coldiretti, nella Marca i danni da cimice ammontano invece a 5 milioni di euro con una perdita di produzione che in alcuni casi arriva fino all’80%. Antonio Maria Ciri, direttore di Coldiretti Treviso si dice preoccupato: “È difficile stabilire se e quanto andrà avanti il fenomeno, quel che è certo è che i danni più grandi a Treviso si sono registrati sulle coltivazioni di kiwi, con riflessi economici negativi per almeno 2 milioni di euro”
Sicurezza. Regione a sostegno dei controlli di vicinato
Sono 600 in Veneto le associazioni di controllo del vicinato. Un’idea nata con tentazioni giustizialiste all’inizio ma che nel tempo si è affermata come uno strumento utile a prevenire i furti e alla coesione sociale. Da questo presupposto è partita volontà di sostenere economicamente queste associazioni con un “sì” unanime in Regione. La proposta prevede lo stanziamento di 400mila euro per le attrezzature funzionali allo svolgimento dei compiti e per le iniziative informative rivolte ai volontari ma anche al personale dei comuni.
Viabilità. Terraglio est: “I comuni si facciano avanti”
Nei giorni scorsi il sindaco di Treviso si è detto favorevole al proseguimento del Terraglio est. A sua volta, il direttore generale di Veneto Strade Silvano Vernizzi ha affermato: “I comuni devono fare il primo passo. Se c’è un accordo di massima tra loro partiamo col preliminare e facciamo l’iter progettuale. Arrivati al definitivo e quantificata esattamente la spesa, a quel punto si potrà dire quante probabilità ci sono di fare o meno il secondo tratto, perché si dovrà verificare anche con la Regione se intende finanziarlo” – ha concluso Vernizzi.
Cronaca. Cacciatore colpisce parete di una casa
A Sarano un cacciatore ha colpito con il suo fucile un’abitazione in via Isonzo. I residenti si sono così trovati con la parete esterna crivellata di colpi. Il responsabile è ancora ignoto: il cacciatore potrebbe aver mirato a qualche uccello, ma i colpi sono finiti sulla casa, danneggiandola e creando apprensione tra i proprietari. Probabilmente in questo caso non sono state rispettate le distanze di sicurezza previste dalla legge, fissate a 100 metri.