Mondiali di Cortina, un rinvio pronosticabile – TG Plus FOCUS
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“Una decisione già nota nell’ambiente”. Commenta così Andrea Vidotti le dichiarazioni rese ieri sera dal presidente del CONI Giovanni Malagò in merito alla volontà di richiedere il rinvio dei Mondiali di sci di Cortina al 2022. Il manager trevigiano sgombra il campo dai dubbi: “Purtroppo oltre alla crisi economica pesa l’incertezza sulla situazione sanitaria in autunno, quando è previsto un nuovo picco della malattia. Tale condizione ha indotto gli organizzatori a questo passo che porterebbe ad una coincidenza con le Olimpiadi invernali di Pechino. Gli atleti? Ho parlato con Innerhofer poco fa, mi ha detto che per lui non è un problema disputare Mondiali ed Olimpiadi nello stesso inverno”.
Il contraccolpo sarà notevole per l’economia anche trevigiana che puntava sulla vetrina cortinese per rilanciarsi: “Effettivamente per lo Sportsystem dello scarpone non sarà una notizia piacevole – ammette Vidotti – Cortina poteva essere un’occasione preziosa per un rapido rilancio dopo la crisi. Anche per il turismo e per l’indotto, a cominciare dal Prosecco che rappresenta una parte della nostra cultura di vita”.
L’estate è alle porte e ci si domanda se la stagione vacanziera sia a rischio anche tra le Dolomiti. “Non credo, anzi penso che la possibilità di stare all’aria aperta possa invogliare il turista a tornare in quota. Magari le strutture alberghiere avranno più difficoltà rispetto alle case private, ma la voglia di evasione e la possibilità di maggiori distanziamenti naturali rispetto ad altre situazioni potrebbe agevolare il flusso di visitatori. Gli stranieri? Occorre dimostrare loro che l’Italia non è un focolaio, che il turismo è sicuro, che si può tornare nel nostro Paese senza timori, nonostante il battage negativo degli ultimi tempi”.
