Inchiesta Venezia, il Procuratore Cherchi: “Favoriti imprenditori in cambio di denaro” – TG Plus NEWS Venezia
CRONACA. Inchiesta Venezia, il Procuratore Cherchi: “Favoriti imprenditori in cambio di denaro”
Sull’inchiesta che ha portato all’avviso di garanzia nei confronti del Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e all’arresto, fra gli altri, dell’assessore comunale alla Mobilità, Renato Boraso, il Procuratore Bruno Cherchi ha spiegato: “L’Assessore Boraso interveniva su appalti cercando di individuare soggetti a lui vicini, per ottenere appalti e servizi del Comune in cambio di denaro in gran parte giustificato formalmente come consulenze. L’assessore interveniva direttamente su funzionari pubblici del Comune che tendenzialmente non si opponevano alla richiesta anche se c’è qualche eccezione. “. Quanto a Brugnaro, che è indagato, ha spiegato: “La vicenda che lo coinvolge riguarderebbe le trattative di vendita all’imprenditore Chiat Kwong Ching, di Singapore, dell’area dei Pili che si affaccia sulla laguna di Venezia. Gli accertamenti riguardano il blind trust che gestisce il patrimonio di Brugnaro. Le indagini – sottolinea il Procuratore – sono ancora in corso”.
CRONACA. Il Sindaco Brugnaro in una nota: “Sono esterrefatto!”
“Sono esterrefatto! In cuor mio ed in coscienza, so di aver sempre svolto e di continuare a svolgere l’incarico di sindaco come un servizio alla comunità, gratuitamente, anteponendo sempre gli interessi pubblici”, lo afferma in una nota il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. “L’ipotesi che io abbia potuto agire sui Pili per portare vantaggi in termini di edificabilità e/o varianti urbanistiche è totalmente infondata. Com’è noto, ed ho spiegato pubblicamente, quella è un’area già edificabile da prima della mia amministrazione, e mai ho pensato, né messo in atto, alcuna azione amministrativa per un cambiamento delle cubature. Stessa cosa riguardo la vendita di Palazzo Papadopoli che mi risulta alienato secondo una procedura trasparente dal punto di vista amministrativo. Ovviamente, sono e resto a disposizione della magistratura per chiarire tutte queste questioni”.
POLITICA. Pd Veneto: “L’amministrazione faccia un passo indietro”
Numerose le reazioni dalle opposizioni politiche. Il Pd Veneto, in una nota ufficiale, afferma: “È fortissima la preoccupazione per Venezia. Con senso di responsabilità, principio di garanzia e rispetto per il lavoro della magistratura, guardiamo con attenzione agli sviluppi dell’inchiesta. Ma al tempo stesso non possiamo dimenticare che da anni, come forza di opposizione, solleviamo il tema del conflitto di interessi che grava sulla nostra città. I diversi filoni dell’inchiesta e il quadro che emergerebbe nel complesso sistema amministrativo con il coinvolgimento di alte cariche delle aziende di servizi e dello stesso gabinetto del sindaco, raccontano di una situazione inquietante e intollerabile. Venezia è una città che non può consentirsi una paralisi amministrativa. Per il bene di Venezia e dei suoi cittadini, per le tante criticità e sfide che abbiamo di fronte, il sindaco e la sua maggioranza dovrebbero assumersi appieno la responsabilità politica di compiere un passo indietro”.
POLITICA. Baldin (M5S): “Brugnaro dovrebbe dimettersi”
“Se Brugnaro volesse davvero bene a Venezia e ai veneziani, avrebbe già rassegnato le sue dimissioni. Ma non penso lo farà”. Così Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale. “Mi aspetto che Brugnaro tolga le deleghe a Boraso, ma non basta – afferma Baldin – queste indagini sono l’inizio della fine di Brugnaro. Ho piena fiducia nella magistratura e credo occorra fare chiarezza sulla commistione di affari pubblici e privati. Non possiamo prevedere l’esito delle indagini né, tantomeno, sostituirci ai giudici. Ma il giudizio politico – sostiene Baldin – è univoco: di fronte a un’inchiesta di queste dimensioni, Brugnaro non pensi di cavarsela facendo saltare qualche testa. Deve andare a casa. Alle forze progressiste spetta ora il compito di riparare i danni causati dall’amministrazione Brugnaro, a partire da Actv che va messa in sicurezza” – conclude la consigliera pentastellata.