Olimpiadi di Tokyo: la scherma italiana, fabbrica-medaglie – TG Plus SPORT

Intervista esclusiva a Federico Bellotto, consigliere di Scherma Treviso – Maestro Ettore Geslao

3 argenti, 2 bronzi ma zero ori sino ad oggi. Dopo il terzo posto nel Fioretto Femminile a Squadre, condito dalla vittoria schiacciante sugli Stati Uniti, e il secondo posto nella Sciabola Maschile a Squadre (risultato che verrà ricordato soprattutto per la rimonta ai danni dell’Ungheria in semifinale, guidata dal 43enne Aldo Montano alla sua quinta medaglia in altrettante Olimpiadi), la Nazionale Azzurra di Scherma si conferma locomotiva dello sport italiano ai Giochi.
Certo, come abbiamo sottolineato, il metallo più prezioso sta mancando parecchio, specie considerando quanto ci avessero ben abituati nelle passate edizioni atleti del calibro di Valentina Vezzali, Giovanna Trillini, Margherita Granbassi, Matteo Tagliariol o lo stesso Aldo Montano.

Ma da Tokyo 2020 emergono ampi motivi per essere molto, molto ottimisti in ottica futura. Il perché ce lo spiega Federico Bellotto, consigliere della gloriosa Scherma Treviso – Maestro Ettore Geslao.