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Sindaci protestano contro il ministero – Tg Plus

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Notizie 25 settembre – Tg Plus edizione mattina

 

Politica. Dieci sindaci della Marca contro il ministero

Sono 10 i comuni della Marca che hanno inviato una serie di richieste a Consiglio dei ministri, ministero delle finanze e ai parlamentari. In base all’accettazione delle proposte, ogni comune si garantirebbe un’entrata da 100mila euro fino a due milioni ogni anno. Massimo Bitonci, ex sindaco di Padova ora sottosegretario al Mef, ha affermato: “Da ex sindaco capisco le perplessità dei primi cittadini trevigiani e sono pronto a incontrarli”.

Meteo. Clima nel Veneto sempre più caldo

Il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine ha rilevato un aumento di 1,1 gradi tra il 2000 e il 2017, rispetto alla media di tutto il XX secolo, nell’area compresa tra Padova, Venezia e Treviso. Il granchio reale a Chioggia, l’epidemia di West Nile e la vendemmia stravolta sono solo alcune delle conseguenze di questo mutamento, come fanno sapere dal Centro europeo: “Temperature più alte comportano un incremento della mortalità, basti pensare all’ondata di calore che tra luglio e agosto del 2003 uccise 52 mila persone in Europa”

Attualità. Marmolada, Zaia: “É del Veneto, nessuno la tocchi”

Il Veneto pianta la bandiera del Leone di San Marco sulla Marmolada e avvia la battaglia legale per rovesciare la sentenza del Consiglio di stato che ha cancellato l’intesa Dellai-Galan del 2002 e riportato i confini al “lodo” Pertini del 1982. In proposito si è espresso Luca Zaia:”Siamo qui per la volontà di dire fino in fondo che queste Dolomiti sono patrimonio dell’umanità, sono Veneto, e soprattutto un grande elemento di promozione turistica e di identità per tutti noi”

Cronaca. Carabiniere chiedeva soldi agli imprenditori, sospeso

Sono partite le pratiche per chiedere all’autorità giudiziaria la sospensione dal servizio per il brigadiere Giuseppe Alù, 57 anni, originario di Catania, da sabato mattina agli arresti domiciliari per il reato di concussione. Gli altri tre militari della compagnia di Castelfranco sono indagati per lo stesso reato ma nei loro confronti non ci sono misure interdittive pendenti.


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