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Compiano: 2000 beffati – Tg Plus

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Notizie 11 ottobre – Tg Plus edizione mattina

Cronaca. 2000 beffati nella rete di Compiano

Sono circa 2000 le persone che hanno perso i propri soldi a causa del crac Compiano. C’è chi ha perso poche decine di euro, chi invece ha perso milioni; tutti rientrano nel buco di 71 milioni di euro lasciato da Luigi Compiano, accusato di appropriazione indebita. A questi soldi vanno aggiunti i 16, 9 milioni pari ad altri crediti esclusi dalla procedura di risarcimento. Se il capo d’accusa più leggero verrà confermato, tutto potrebbe cadere in prescrizione in un anno e nessuno risarcirebbe queste persone.

Attualità. Un tunnel per il Terraglio est?

“Il Terraglio Est non può fermarsi a Casier: deve arrivare a Treviso. È necessario un vero e proprio tunnel sotto via Sant’Antonino” – queste le parole del sindaco di Treviso Mario Conte. Secondo il primo cittadino, c’è da trovare una soluzione per completare il secondo stralcio del Terraglio Est complementare al Passante di Mestre ma cercando una soluzione poco impattante per Sant’Antonino. “Stiamo lavorando per progettare il passaggio in tunnel del Terraglio Est sotto via Sant’Antonino, e sia prima che dopo faremo in modo che la strada passi in trincea, ossia sotto il piano campagna, per limitare al massimo i disagi dei residenti” – ha dichiarato Conte.

Cronaca. Blitz antidroga in via Santa Bona

Dopo numerose segnalazioni, la polizia ha effettuato un blitz nelle palazzine di via Santa Bona Vecchia. Insieme al reparto cinofilo della Questura di Padova, gli agenti hanno rinvenuto involucri contenenti cocaina e marijuana. I possessori, due cittadini di origini domenicane, sono stati denunciati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Attualità. Università: “Mancano alloggi per studenti”

Dal campus universitario di Treviso arrivano le parole di Giancarlo Corò, direttore del campus per Ca’ Foscari: “Ca’ Foscari e l’Università di Padova con i loro corsi di laurea specifici hanno diventare quello di Treviso un campus di respiro internazionale, ma un’università non dev’essere soltanto un luogo di aule e di esami. È necessario offrire servizi agli studenti. E a questo il territorio non sembra essere ancora pronto”


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