L’emergenza coronavirus: la questione trasporti – TG Plus FOCUS

Qual è la situazione del trasporto in Veneto? Quali misure sono state pensate per garantire i servizi all’interno dell’emergenza? L’assessore regionale Elisa De Berti illustra le soluzioni adottate dal Veneto nel corso della pandemia: “Abbiamo dovuto riorganizzare l’offerta di servizio garantendo le distanze sociali ed i presidi sanitari sui mezzi pubblici – spiega – Attivare i distanziamenti non è stato semplice, specie negli autobus dovendo ridurre di un’importante percentuale la capacità di trasporto”.

“Stiamo pensando anche alla Fase 2 – prosegue De Berti – Ci stiamo adoperando per favorire le misure di prevenzione in luoghi di lavoro o di spesa alimentare ma le riaperture delle aziende porteranno ovviamente ad un aumento della percentuale degli utenti del trasporto pubblico. Specie al mattino, con i pendolari che costituiscono una fascia critica di spostamento. Abbiamo chiesto di poter scaglionare gli accessi nei luoghi di lavoro per orario, evitando situazioni di assembramento pericolose. Il contingentamento prevederà per i treni la vendita di non oltre il 50% dei posti ma se la domanda sarà superiore a tale dato ci saranno dei disagi evidenti: ci sarà un aggravio di costi, inquinamento, incidentalità e consumi. Ma il vero dramma sarà sugli autobus per cui sarà previsto solo un terzo di posti a disposizione”.