Nuovo DPCM, arriva lo stop allo sport – TG Plus NEWS

Notizie 2 aprile – ed. mattina

Attualità. Nuovo DPCM, stop allo sport

Ancora un nuovo decreto, quello annunciato e firmato ieri sera dal premier Conte che sancisce la proroga, già annunciata in precedenza in Senato, delle misure anti-contagio sino a lunedì 13 aprile. Ma c’è una novità che peserà probabilmente sulle decisioni delle Federazioni sportive ancora nel limbo: è stato infatti decretato lo stop anche agli allenamenti collettivi a porte chiuse di qualsiasi disciplina, atleti professionisti inclusi. Quanto alle passeggiate con i bambini, Conte ha specificato che la deroga è concessa ai minori che possono accompagnare il genitore nel fare la spesa, non per svolgere attività motorie.

Attualità. Valdobbiadene, l’ospedale riapre?

Si attende soltanto il parere dei tecnici Arpav per rendere nuovamente operativo l’ex ospedale di Valdobbiadene: la struttura, chiusa da alcuni anni, è stata di recente ristrutturata per ospitare malati non-Covid provenienti da altri nosocomi dell’Ulss2 al fine di riorganizzare la logistica interna dell’azienda ospedaliera. Gli ispettori hanno verificato gli impianti elettrici e la funzionalità di montalettighe ed ascensori: dopo la loro relazione la struttura potrebbe riaprire.

Attualità. Vittorio Veneto, sanificazione col trattore

Oggi pomeriggio alle 14 i mezzi agricoli di Coldiretti saranno mobilitati per una operazione straordinaria di igienizzazione delle strade della Città della Vittoria. Una dozzina di trattori si ritroveranno in Piazza del Popolo per poi riorganizzarsi e dividersi i 150 chilometri di strade della città, quartiere per quartiere, che saranno trattate con ipoclorito di sodio.

Economia. Via libera alla vespa samurai

La Regione Veneto ha dato il via libera per l’utilizzo da parte degli agricoltori del famoso insetto killer per contrastare quella cimice asiatica che negli ultimi due anni ha quasi dimezzato la produzione ortofrutticola locale. Ma non è finita: l’assessore Giuseppe Pan ha annunciato l’avvio delle procedure di indennizzo, con un plafond di 80 milioni di euro destinato a risarcire fino all’80% delle perdite di produzione.