Nella vicinissima Croazia l’emozione di soggiornare in un faro tra azzurri, silenzi, storie e leggende a lume di lanterna
Li chiamano i signori del mare. Se ne stanno lì, fieri e orgogliosi sulla roccia. Vecchi giganti immobili, ritti a guardare l’orizzonte. Sui corpi i segni del tempo disegnati dal vento e dalla salsedine. Gli anni, le stagioni, i silenzi. Tempeste, barche, uomini, gesti, vite.
Un rincorrersi infinito di albe, notti e tramonti. Che poi diventa un puntino, sperduto in mezzo al mare. Quante suggestioni un faro. E se entraste anche voi dentro il fluire delle sue storie?
IL SOGGIORNO NEL FARO: LUNGO TUTTA LA COSTA CROATA 12 SPETTACOLARI OPPORTUNITÀ DI VACANZA.
Si parla di faro e viene in mente la Scozia, l’Irlanda, o qualche isola sperduta al largo della Danimarca. Invece basta scendere lungo la nostra vicinissima Croazia – il primo faro che si incontra ad esempio è a neanche mezz’ora dal confine Italia Slovenia – e scoprire che esistono 12 spettacolari fari che da alcuni anni offrono opportunità di alloggio e che un’agenzia ha riunito in un efficiente portale: Savudrija, Rt Zub, Sv. Ivan, Porer, Veli Rat, Prišnjak, Sv. Petar, Pločica, Struga, Sušac, Palagruza, Sveti Andrija e Host.
Dominano dalle loro piccole isole, fazzoletti di terra e rocce che si raggiungono con la barca. Oppure li troviamo sulla costa, a picco sul blu, di solito nella punta più estrema di lembi di terra protesi sul mare.
Qui si può soggiornare dunque. Gli appartamenti sono ricavati alla base della struttura del faro accanto ai locali del guardiano. Sono arredati con semplicità e dotati di tutti i comfort e servizi: la cucina, la corrente, l’acqua, l’ antenna satellitare e la copertura di campo per la telefonia mobile. Nella maggior parte dei casi, anche il riscaldamento, perché il soggiorno è prenotabile durante tutto il corso dell’anno.
Fuori gli sdrai per prendere il sole e i tavolini per leggere, bere qualcosa, o anche solo guardare, inspirare e ascoltare.
BLU, SILENZI, MA ANCHE TANTE STORIE. DI IERI E DI OGGI.
Qui c’è la lanterna. Un cuore luminoso che pulsa rassicurante ogni notte. Chiusa e come protetta in un abbraccio di bulloni, ferrame e qualche ragnatela, I suoi vetri opachi e impolverati sono il racconto più bello del faro. Perché su questi vetri unti e tra queste viti arrugginite si leggono tutte le storie, gli aneddoti e le leggende che sono passate da quassù.
La tragedia del doge veneziano che per una promessa non mantenuta a San Giovanni, trovò la morte proprio sugli scogli che ora accolgono il faro di Sv Ivan, davanti a Rovigno. La particolarità delle mura del faro Veli Rat, sull’isola di Dugi Otok a ovest di Zara, che si racconta vennero amalgamate con albumi d’uovo, per resistere ai venti. La storia romantica del faro di Savudrija, a Salvore, voluto dal conte Meternich come dono d’amore a una nobildonna croata, che però morì proprio il giorno in cui l’ultima pietra era stata posata.
E poi ci sono le storie di oggi. Di chi ha voglia – sempre nel faro di Savudrija – di sedere davanti a un caffè con il figlio di Milan Ungar, che da poco tempo ha sostituito l’intraprendente papà come guardiano, e di farsi mostrare l’emozionante spot televisivo girato lì alcuni anni fa. O di chi decide di andare a pesca con Jure Kvinta, il guardiano del faro di Struga, a Lastovo ,e imparare tutto sulle aragoste per le quali quest’isola è famosa.
E poi di provarle in uno degli speciali intingoli preparato dalla moglie Nada, che sulla tavola insieme ai piatti porterà di certo anche qualche avvincente aneddoto.
UN PO’ DI PREZZI.
Per un soggiorno di 7 giorni in appartamento da 4 persone la cifra parte da 800 euro, un weekend a da 300 euro. La mappa dei fari e la prenotazione su /www.lighthouses-croatia.com