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Tg Plus Sport 4 settembre

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Venticinque anni dopo, Bologna terrà a battesimo il Giro d’Italia: l’edizione 2019 decollerà sotto le Due Torri, come accadde già nel 1994, edizione passata alla storia per aver rivelato il primo Pantani. Non sarà una partenza qualsiasi: la frazione inaugurale, in programma l’11 maggio, salirà dalla città al colle di San Luca con una cronoscalata di 5 chilometri che disegnerà fin da subito la classifica dei migliori.
Non solo Bologna: il Giro 2019 avrà un forte respiro emiliano. Con altre due tappe: il 12 maggio si arriverà a Ravenna, partendo dalla Toscana, quasi sicuramente da Vinci, la città natale di Leonardo, per dare alla giornata un aspetto culturale oltre che sportivo, mentre il 13 maggio da Ravenna si andrà a Modena, quasi sicuramente con un tracciato piatto e un arrivo che strizzerà l’occhio ai velocisti. In sostanza, da Est a Ovest, verrà coinvolta una bella fetta di territorio dall’Adriatico alla pianura Padana con due probabili tappe a Treviso.
Dopo esser scesa fino in Puglia passando da Toscana, Lazio e Campania ed esser risalita attraverso l’Abruzzo (possibile una frazione all’Aquila dieci anni dopo il terremoto) e le Marche, la corsa rosa dovrebbe tornare sulle strade romagnole con un’altra cronometro lunga una trentina di chilometri, da Riccione a San Marino, più o meno a metà del suo cammino. Da lì poi il Giro proseguirà verso Nord con tappe dal sapore storico (la Cuneo-Pinerolo sul percorso della leggendaria impresa firmata nel 1949 da Fausto Coppi, per celebrarne il centenario della nascita) o arrivi mitici come le Tre Cime di Lavaredo, prima del finale a Verona il 2 giugno. Il prossimo 11 maggio troverà anche un percorso suggestivo, appena rispolverato dalla storica cronoscalata Bologna-San Luca rilanciata dal comitato provinciale per le categorie giovanili: ci sono tutti gli ingredienti, insomma, per cominciare alla grande una grande corsa.


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