Veneto Banca, domani l’aggiotaggio cade in prescrizione – TG Plus NEWS Treviso
CRONACA. Veneto Banca, domani l’aggiotaggio cade in prescrizione
Domani il reato di aggiotaggio, uno dei capi di imputazione contestati all’ex amministratore delegato di Veneto Banca Vincenzo Consoli, andrà in prescrizione e i pubblico ministero di Treviso Massimo De Bortoli parla a chiare lettere di un “fallimento dello Stato”. Lo ha fatto oggi, nel corso di una pausa dell’udienza del processo, che vede il top manager della ex banca popolare di Montebelluna, andata in liquidazione nel 2017, accusato anche di ostacolo agli organi di vigilanza e falso in prospetto. . Il pm ha ricordato che a Treviso “ci sono 10 sostituti procuratore su un organico che dovrebbe essere di 13, manca ancora il capo della Procura, ci sono carenze di personale amministrativo e di polizia giudiziaria enormi, ci sono udienze rinviate al 2023, non c’è un procuratore aggiunto mentre a Venezia ce ne sono tre. Lo scorso febbraio – ha concluso De Bortoli – avevo chiesto due sostituti e non ho avuto nemmeno risposta”.
CRONACA. “Ca’ delle Alzaie”, dal Consiglio di Stato la parola “fine”
Una sentenza che accoglie le tesi di Cazzaro Costruzioni. Di più, quanto deliberato dal Consiglio di Stato pone una volta e per sempre la parola “fine” alle controversie sollevate dalla società Mts Immobiliare Srl allo scopo di dimostrare l’illegittimità del complesso edilizio noto come “Ca’ delle Alzaie”, in viale IV Novembre a Treviso. Riunitosi nella camera di consiglio del 14 ottobre per pronunciarsi sui due appelli presentati disgiuntamente dal Comune di Treviso e dall’impresa di Trebaseleghe della famiglia Cazzaro per impugnare la sentenza del Tar del Veneto dello scorso dicembre, il Collegio della Quarta Sezione ha messo nero su bianco l’insussistenza del danno che gli edifici realizzati da Cazzaro Costruzioni su progetto dell’architetto Stefano Boeri avrebbero arrecato agli immobili di proprietà di Mts. “Ca’ delle Alzaie”, dal Consiglio di Stato la parola “fine” – Notizie Plus
CRONATA. Reati e criminalità, Treviso quarta provincia più sicura d’Italia
Reati, furti e rapine. La provincia di Treviso è una delle province più sicure d’Italia. A confermarlo è l’annuale classifica del Sole 24 Ore che ha analizzato i dati relativi alle denuncia registrate dei reati commessi sul territorio nel 2020. L’indagine della criminalità su 106 province ha analizzato 18 differenti tipologie di reato. Nella classifica generale Treviso di trova al 103esimo posto, miglior risultato tra le province del Veneto ( belluno è 85esima e Vicenza 73esima) e quarta a livello nazionale per sicurezza. Per quanto riguarda i reati di estorsione e usura e Treviso è posizionata in fondo alla classifica con zero denunce. Sul fronte del numero di reati denunciati per stupefacenti Treviso ha registrato 223 denunce lo scorso anno classificandosi al 101esimo posto; mentre a guidare questa classifica è Padova.
SANITA’. Covid in Veneto, 20 contagi Covid e 0 decessi in 24h
Un dato nettamente più basso rispetto al trend degli ultimi giorni, dovuto alla minor attività di tracciamento nel weekend. Non si registra alcun decesso. Lo riferisce il bollettino della Regione. Il numero degli infetti dall’inizio dell’epidemia sale a 477.495, quello delle vittime resta fermo a 11.815. I soggetti attualmente positivi sono 9.418. (+139). Risalgono leggermente i ricoveri ospedalieri: sono 204 (+4) i malati nei normali reparti medici, 31, senza variazioni, quelli nelle terapie intensive.