Trovato un cadavere a Silea all’alba di oggi – TG Plus NEWS Treviso
CRONACA. Trovato un cadavere a Silea
Trovato il corpo di un uomo di 66 anni autotrasportatore di Silea sulla strada in via Creta. A trovarlo è stato un automobilista di passaggio che ha dato l’allarme intorno alle 4.45 del mattino allertando il Suem 118. I medici e i sanitari hanno tentato invano di rianimarlo. Sul fatto sono in corso le indagini da parte dei Carabinieri di Treviso, nessuna ipotesi al momento è esclusa. Potrebbe essersi trattato di un malore ma anche di un investimento. L’uomo è stato ritrovato vicino alla sua bicicletta con la quale stava andando al lavoro. E’ stata disposta un’ispezione della salma.
CRONACA. Muore di sclerosi multipla a 40 anni
E’ scomparsa ad appena 40 anni Deborah D’Ambroso di Valdobbiadene. La donna originaria di San Pietro di Barbozza era molto nota nel paese dove viveva per il suo grande impegno nel sociale e la sua forza di volontà. E’ venuta a mancare dopo una lunga lotta contro la sclerosi multipla. Tra le sue passioni più grandi, quella per i peluches, ne aveva tantissimi. Lascia la mamma Albina e il papà Luigi che in questi anni l’hanno assistita con tanto affetto.
SANITA’. Zaia: “Prenotate le vacanze senza problemi”
Vediamo ora i dati aggiornati dei contagi di Covid 19 nel territorio. L’incidenza regionale è di 450 positivi su 100mila abitanti, 12,8% il tasso di occupazione delle terapie intensive, i posti letto in area medica, invece, sono al 13,7%. Pare scongiurato il rischio di un passaggio in zona rossa per le feste. Queste le parole del governatore del Veneto Luca Zaia nella conferenza stampa di ieri: “Quando arriveremo al 15% scatterà il passaggio di fascia. Se, dopo Capodanno, i contagi continueranno ad aumentare rischiamo di andare verso la zona arancione ma ad oggi non abbiamo proiezioni di zona rossa per le prime settimane di gennaio. A chi deve andare in vacanza, quindi, dico: prenotate senza problemi”.
CRONACA. Frode fiscale, casi anche nel trevigiano
La guardia di finanza del Comando Provinciale diretto dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, hanno eseguito 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere e varie perquisizioni in comuni delle provincie di Treviso, Varese, Milano, Brescia, Como, Monza, Lodi, Pavia, Novara e Agrigento. Sono serviti due anni di indagine per ricostruire una frode fiscale che, attraverso la costituzione di società “cartiere”, ha permesso agli indagati di emettere ingenti volumi di fatture per operazioni inesistenti. Gli stessi, ricevuto il pagamento, hanno successivamente provveduto a retrocedere il denaro in contanti ai propri “clienti” beneficiari delle fatture false, dietro la corresponsione di una provvigione dal 5% all’8% dell’imponibile indicato in fattura. Sotto inchiesta sono finite 70 azienda