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Cinema: Il Signor Diavolo – TG Plus CULTURA

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Signore e signori, ritorna al cinema il grande regista Pupi Avati, stavolta con IL thriller tratto dal suo secondo romanzo

 

Tratto dall’omonimo romanzo di Pupi Avati, Il Signor Diavolo segna il ritorno del grande regista italiano dietro la macchina da presa a 5 anni di distanza dal suo ultimo lavoro, Un Ragazzo d’Oro del 2014. Ormai 81enne, Pupi Avati si rimette in gioco portando con lui sul set gli interpreti Filippo Franchini, Lino Capolicchio, Gabriel Lo Giudice, e, udite udite, Cesare Cremonini.

 

Trama: Siamo nell’autunno 1952. Nel nord est è in corso l’istruttoria di un processo sull’omicidio di un adolescente, considerato dalla fantasia popolare indemoniato. Furio Momentè, ispettore del Ministero, parte per Venezia leggendo i verbali degli interrogatori. Carlo, l’omicida, è un quattordicenne che ha per amico Paolino.
La loro vita è serena fino all’arrivo di Emilio, un essere deforme figlio unico di una possidente terriera che avrebbe sbranato a morsi la sorellina. Paolino, per farsi bello, lo umilia pubblicamente suscitando la sua ira: Emilio, furioso, mette in mostra una dentatura da fiera. Durante la cerimonia delle Prime Comunioni, Paolino nel momento di ricevere l’ostia, viene spintonato da Emilio. La particola cade al suolo costringendo Paolino a pestarla. Di qui l’inizio di una serie di eventi sconvolgenti.

Il Signor Diavolo, tratto da quello che è stato il secondo romanzo scritto dallo stesso Pupi Avati, è una storia nera, una storia intensa, il ritratto di una provincia non addomesticata, mai del tutto compresa, di un profondo Nord-est intriso di religione e di superstizione. Un posto, un mondo dove tutto sembra possibile. Anche il Diavolo. Un film nelle sale cinematografiche da giovedì 22 agosto che merita senz’altro la visione in virtù della garanzia di qualità che da sempre offre il regista di Regalo di Natale, vincitore in carriera di innumerevoli David di Donatello e altri premi, oltre che Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Medaglia d’Oro ai Benemeriti della Cultura e dell’Arte.


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