Concessionarie d’auto, rischio tracollo – TG Plus FOCUS
Una situazione quasi tragica. E’ quella del comparto automotive, con le concessionarie che rischiano un vero e proprio tracollo. Per un settore che da solo contribuisce per il 3% al PIL italiano, la prospettiva di perdere il 50% del fatturato in un semestre e di chiudere l’anno con un passivo del 30% è qualcosa di terribile. “Dovremo tutto fare dei sacrifici – ammette Giorgio Sina, referente di Ascom Confcommercio Treviso per le concessionarie di auto e moto – Nei due mesi del lockdown per la prima volta le attività sono state chiuse. Un evento straordinario se pensiamo che solitamente le concessionarie non si fermano nemmeno d’estate. Ma tragico: ad aprile abbiamo perso quasi il 98% del volume d’affari. E l’obiettivo diventa ora limitare le perdite in un anno sostanzialmente negativo. Le ripercussioni ci saranno anche sul piano occupazionale ed il timore riguarda almeno un 20% di aziende del settore che potrebbe chiudere per sempre”.

La crisi attanaglia anche i colossi della produzione di veicoli: si ripenserà all’intero mercato, magari con formule differenti di vendita? “Già ora è possibile acquistare un’auto rimandando la prima rata a gennaio 2021, recandosi in concessionaria solo per il ritiro e svolgendo tutte le altre pratiche, dalle specifiche sino all’ordine, da remoto. Ma non è escluso che il rent ed il leasing diventino strumenti ancor più importanti in questo settore”.