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EMDR per operatori sanitari che affrontano l’emergenza-TG Plus SALUTE

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L’EMDR è un approccio terapeutico utilizzato per il trattamento di traumi e problematiche legate allo stress, soprattutto traumatico. Ottimo strumento di supporto anche per gli operatori sanitari che stanno affrontando l’emergenza in atto.

 

Il termine EMDR  deriva dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing e fa riferimento alla desensibilizzazione e alla rielaborazione attraverso i movimenti oculari. Questo approccio terapeutico, infatti, è una tecnica che si focalizza sul ricordo dell’esperienza traumatica e che utilizza i movimenti oculari (o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra) per trattare i disturbi legati ad eventi particolarmente stressanti dal punto di vista emotivo.

Dopo una o più sedute di EMDR, i ricordi disturbanti legati all’episodio traumatico hanno una desensibilizzazione e perdono la loro carica emotiva negativa.  Di conseguenza, l’immagine cambia nei contenuti e nel modo in cui si presenta, i pensieri intrusivi tendono ad attutirsi e le emozioni e le sensazioni fisiche si riducono di intensità.

L’elaborazione dell’esperienza traumatica che avviene con l’EMDR permette al paziente di cambiare prospettiva, di adottare comportamenti più adattivi così da non presentare più  la sintomatologia tipica del disturbo post-traumatico da stress.

A fronte di tutto questo, l’Associazione EMDR per l’Italia e l’ULSS2 Marca Trevigiana hanno siglato una collaborazione volta a supportare concretamente gli operatori sanitari che operano in prima linea a seguito dell’emergenza in atto.  Approfondiamo l’argomento con il dott. Oscar Miotti, Psicologo, Psicoterapeuta, ex Vice Presidente e attuale Consigliere dell’Ordine degli Psicologi del Veneto.

 

Vedi anche: Psicologia: perché è importante rivolgersi ad uno specialista

 


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