L’ex palazzo Telecom diventa albergo. Oggi il sì – TG Plus NEWS

E’ in corso di svolgimento il Consiglio Comunale di Venezia. Vari i punti all’Ordine del Giorno, in particolare per quanto riguarda il settore urbanistica. Tra le altre cose è stato approvato l’accordo pubblico-privato che prevede il recupero e valorizzazione dell’immobile in Via Carducci a Mestre che era dell’allora Telecom e che verrà trasformato in albergo. Da parte del Movimento 5 Stelle c’è stata l’astensione al momento del voto. “Siamo favorevoli ad una riqualificazione – ha detto il consigliere pentastellato Davide Scano -, ma non al fatto che ci siano altri alberghi. La ricettività è lievitata come un panettone”. Da parte del Partito Democratico, voto contrario. I consiglieri del PD hanno affermato che, da parte dell’attuale Amministrazione veneziana, manca una visione della città. L’edificio, sempre secondo i dem, poteva rientrare in un progetto di social housing. Viceversa, da parte della maggioranza, pieno appoggio visto che questa delibera rientra, sia nel progetto di riqualificazione nell’asse con Marghera, sia perché l’albergo che verrà fatto in Via Carducci è funzionale al Museo M9 che è lì vicino.

Il Palasport Taliercio trasformato in un punto prelievi. Si è scelto, infatti, il luogo al chiuso più grande che Mestre abbia a disposizione, per dare il via ai test sierologici su 1500 persone, che lavorano nelle categorie nevralgiche per l’attività del Comune di Venezia, tra cui Polizia Locale e Protezione Civile. La ricerca degli anticorpi contro il Covid-19, viene attuata grazie all’allestimento di 8 postazioni dove viene eseguito materialmente il test eseguito da una squadra dell’Ospedale dell’Angelo e dell’Ulss 3. L’analisi prevede il prelievo di una goccia di sangue sul polpastrello e, dopo 10 minuti, si ha l’esito. Nel caso di negatività viene consegnato un attestato, nel caso vengano riscontrati anticorpi si faranno ulteriori indagini tramite il tampone. Anche il Sindaco Luigi Brugnaro questa mattina si è sottoposto al test, ed è risultato negativo. “È un grande lavoro silenzioso – ha detto il Primo Cittadino – che si affianca alle numerose azioni messe in campo da inizio emergenza. Tutelare chi opera in prima linea è una priorità per garantire la salute di dipendenti e cittadini”.

Un paio di scritte fatte con lo spray su due muri contro Marco Dori. E’ lo stesso Sindaco di Mira che pubblica, sul proprio profilo, Facebook le foto che ritraggono i due messaggi. Il Primo Cittadino commenta così: “Buongiorno a tutti, anche a chi rovina un patrimonio della comunità. Per gli insulti, basta Facebook… Non sporcate nulla e ci mettete – forse – anche la faccia. Un abbraccio grande e, come al solito, il sindaco c’è, lavora, e la sua porta è sempre aperta!” Subito dopo, il post è stato commentato da diverse persone, la prima a farlo è stata Maria Rosa Pavanello, Sindaco di Mirano, che ha espresso tutta la sua solidarietà a nome della sua Amministrazione comunale.

Una roulotte in fumo in Via Vallenari, nei pressi del campo Sinti. Questo l’esito di un incendio che è stato spento ieri sera dai vigili del fuoco. Le fiamme non si sono estese e non hanno provocato alcun problema alle persone, e non si conoscono ancora le cause di questo evento.