redazione@tgplus.it
TG+TG+ Venezia

Mestre, arrestato cittadino tunisino per spaccio di eroina – TG Plus NEWS Venezia

1.24KViews
Condividi sui social

CRONACA. Mestre: arrestato cittadino tunisino per spaccio di eroina

Lo scorso weekend gli agenti del Commissariato di Mestre hanno arrestato un cittadino tunisino del 1999, irregolare sul territorio e senza fissa dimora, con precedenti per spaccio di stupefacenti. Gli investigatori, dopo alcuni giorni di appostamenti, hanno ricostruito il sistema usato dallo straniero per vendere la droga. L’uomo arrivava al mattino, attraversando il bosco, dove in un nascondiglio tra la vegetazione teneva nascosta la sostanza stupefacente insieme al bilancino e a tutto l’occorrente. Prendeva poi contatti con i compratori
in un punto diverso del bosco e solo a fine trattativa indicava loro un ulteriore luogo, lungo un
sentiero, dove potere recuperare la dose comprata. Quando i poliziotti hanno avuta chiara la dinamica, si sono appostati in attesa di un ulteriore scambio, sorprendendo così in flagranza di reato l’uomo. I poliziotti sono così riusciti ad intervenire sullo scambio di 6 grammi di eroina, in più dosi, del valore di circa 70 €; lo spacciatore, che aveva addosso altre dosi di hascish ed eroina, è stato subito immobilizzato e accompagnato presso il Commissariato di Mestre, dove si è proceduto a formalizzare l’arresto.

CRONACA. Marghera, arrestato cittadino tunisino condannato a 2 anni e 8 mesi

Ieri pomeriggio la Squadra Volanti della Questura di Venezia ha rintracciato ed arrestato un trentaduenne tunisino sul quale pendeva un ordine di carcerazione. L’uomo, noto alle Forze dell’Ordine per i suoi precedenti per droga, nel settembre del 2019 era stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, in quanto durante il suo accompagnamento presso il CPR di Roma, per l’esecuzione dell’espulsione dal territorio nazionale emessa dal Prefetto di Venezia, aveva dato in escandescenze, aggredendo i poliziotti che lo scortavano. Nell’occasione, aveva mandato in frantumi il vetro della volante che lo accompagnava, prendendolo a testate, e si era scagliato con calci e pugni contro i poliziotti. Scarcerato nel giugno di quest’anno per decorrenza dei termini della custodia cautelare, è tornato ieri in carcere, dove dovrà scontare una pena di due anni e otto mesi.

CRONACA.Mirano, estorce denaro via Social: arrestata dai Carabinieri

I Carabinieri della Stazione di Mirano hanno svelato e posto fine ad un ricatto, che durava da alcuni giorni, ai danni di un uomo sposato residente nel padovano, arrestando in flagranza una ragazza residente in pieno centro, che aveva posto ai suoi danni una vera e propria estorsione. Si tratta di una giovanissima classe 2002 di origini nordafricane che, tramite un profilo su Subito.it di offerte di lavoro, aveva instaurato un rapporto a distanza con l’uomo. Dopo una prima fase di contrattazione e un continuo scambio di messaggi, chiaramente tenuti all’oscuro dalla moglie, l’uomo però si è pentito dichiarando di volersi ritirare. Da questo momento iniziavano da parte della ragazza varie e continue richieste estorsive, con la minaccia di rivelare il contenuto delle chat amorose alla moglie; la richiesta iniziale è stata di 1.000 Euro. Ma alla giovane non è bastato ed ha continuato ad inviare altre minacce.  Alla fine, intuendo di essere vittima di un vero e proprio crimine, l’uomo si è rivolto ai Carabinieri,e  contempo è arriva la seconda richiesta di denaro: la ragazza ha chiesto infatti altri mille euro.  Al che i Militari dell’Arma , dopo un appostamento, sono riusciti, al momento della consegna del denaro da parte dell’uomo,  ad individuare ed arrestare la giovane per il grave reato di Estorsione aggravata e continuata e posta agli arresti domiciliari. Ulteriori dettagli sul nostro portale di informazione notizeplus.it.

ATTUALITA’.  Festa dei nonni, Coldiretti: “Presenze strategiche nella famiglia”

Nella giornata internazionale dedicata agli anziani emerge una realtà regionale ancora attiva, impegnata nel sociale e sempre in prima linea, pronta a schierarsi a fianco di Coldiretti. Una presenza strategica – commenta l’Associazione – che, nell’anno del Covid, impone una riflessione. In Italia sono trecentomila gli ultrasessantacinquenni costretti a chiedere aiuto per mangiare. E’ quanto emerge da una proiezione della Coldiretti sulle persone che hanno beneficiato di aiuti alimentari con i fondi Fead per gli indigenti. I nuovi poveri sono aumentati a livello regionale del 30% – spiega Coldiretti – c’è chi ha perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come i lavoratori con attività saltuarie o a tempo determinato. Per questo la figura del “nonno” è strategica nel nucleo famigliare soprattutto per chi ha sperimentato condizioni precarie con la richiesta di aiuto per un piatto caldo garantito. La task force di Coldiretti continua ad operare con consegne di spesa a domicilio e la fornitura di menù nelle mense solidali. Nel documento programmatico sottoposto agli esponenti politici regionali Coldiretti ha chiesto l’adeguamento della legge regionale n.11 del 2011 per arginare la povertà e il disagio attuando un’equa distribuzione delle eccedenze alimentari. “E’ necessario –conclude Coldiretti – inserire tra le finalità interventi su tutta la filiera agroalimentare prevedendo campagne di comunicazione sui temi dell’educazione e la riduzione degli sprechi, favorendo la solidarietà e facilitando le donazioni anche sul piano amministrativo”.


Condividi sui social