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Nuovi dettagli sull’inchiesta Grande Tagliamento – Tg Plus

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Notizie 23 novembre – TG Plus edizione mattina

Cronaca. Nuovi dettagli sull’inchiesta degli appalti

“Quel che emerge dagli elementi probatori sin qui analizzati è l’esistenza di una spartizione preordinata degli appalti, che permetteva alle aziende coinvolte di contravvenire i principi della libera concorrenza nelle gare pubbliche” – ha dichiarato il capo della Procura di Gorizia, Massimo Lia, riguardo all’inchiesta Grande Tagliamento. Al centro della vicenda vi sarebbero alcune aziende friulane e venete, che per almeno tre anni si sarebbero divise gli appalti per la realizzazione e la riqualificazione di centinaia di opere pubbliche in tutta Italia. Intanto la Procura attende di visionare la documentazione sequestrata nei giorni scorsi.

Cronaca. Anche il Canova nell’inchiesta

Nell’inchiesta “Grande Tagliamento” rientrerebbe anche l’aeroporto Canova di Treviso. Ad aver insospettito gli inquirenti sarebbe una pista rifatta nel 2011 e per la quale era stato chiesto il rifacimento dopo soli 6 anni, nel 2017 con un’altra sistemazione nel 2018. Nel 2016 la questione aveva attirato l’attenzione del comitato “Stop Aeroporto” che si era rivolto alla Procura di Treviso in quanto la pista, messa a nuovo nel 2011, avrebbe dovuto durare per 20 anni fino al 2031 e non fino al 2017.

Cronaca. Materiali cancerogeni nelle strade?

280 mila tonnellate di rifiuti contaminati. Sono questi i numeri esorbitanti di una faccenda che ha sconvolto la città di Paese. I carabinieri forestali di Mestre nei giorni scorsi hanno scoperto alcuni illeciti da parte di una ditta di smaltimento rifiuti, la Cosmo ambiente. Questa azienda, pare che raccogliesse rifiuti tossici senza metterli in sicurezza prima di usarli per la fondazione delle strade. Il materiale sarebbe stato contaminato da metalli pesanti – rame, nichel, piombo e selenio – ma anche da amianto e avrebbe rilasciato gli inquinanti nell’ambiente.

Attualità. Il generale della Finanza a capo dei servizi segreti

Da ieri l’intelligence italiana è un po’ più trevigiana grazie alla nomina di Gennaro Vecchione a capo dei servizi segreti. Vecchione, generale di divisione della Guardia di Finanza, ha preso il comando del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. Fortemente voluto da Matteo Salvini, il generale ha commentato: “Fino alla tarda notte di mercoledì non era deciso niente. Ringrazio della fiducia, farò di tutto per essere all’altezza di questo importante compito.”

 


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