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Social Tg+ Sport 20 marzo

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Questa volta non parliamo di risultati, anche se la domenica ciclistica dei dilettanti in modo particolare ha tenuto desta l’attenzione sulla Marca Trevigiana, con la disputa della 103esima Popolarissima, la corsa più antica d’Italia. 170 chilometri corsi fra il centro città a Treviso e la periferia. Una gara alla quale i trevigiani sono molto legati e vinta per il secondo anno consecutivo da un corridore della Zalf Euromobil Fior, in questo caso Giovanni Lonardi, velocista veronese. Ma l’attenzione che vogliamo porre è in  modo particolare sulla sicurezza. Sicurezza sulle strade perché sempre più spesso, oltre agli incidenti che accadono sulle strade , assistiamo a episodi di criminalità. Bande organizzate che fermano cicloamatori o corridori professionisti, e li derubano della propria bicicletta e del cellulare e poi fuggono. Episodi che succedono sempre più spesso anche sulle nostre colline, dai Colli Euganei a quelli trevigiani ma che in America Latina, hanno a volte anche risvolti cruenti.  E’ il caso accaduto nei giorni scorsi a Oscar Sevilla. Lo hanno seguito mentre si stava allenando sulla Carrera 21, a nord di Bogotà, lo hanno aggredito e gli hanno rubato la bicicletta. Nell’incidente, però, Oscar Sevilla è finito a terra e si è procurato la frattura del polso destro ed è stato necessario l’intervento chirurgico.
Il corridore spagnolo, che da anni si è costruito una famiglia in Colombia, stava pedalando quando è stato superato da un taxi che gli ha tagliato la strada e lo ha fatto cadere. I malviventi sono balzati fuori dall’auto, gli hanno rubato la bicicletta e sono fuggiti. Gli inquirenti, grazie a testimonianze e telecamere, hanno stabilito che Sevilla è stato aggredito da tre persone e avrebbero già identificato l’autista del taxi.


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