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San Dona’ di Piave, sequestrati oltre 30 kg di marijuana. Un arresto – TG Plus NEWS Venezia

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CRONACA. San Dona’ di Piave, sequestrati oltre 30 kg di marijuana. Un arresto

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Donà di Piave hanno arrestato un cittadino albanese di 31 anni, residente in città, disoccupato, noto alle forze dell’ordine, il quale custodiva nella propria abitazione un ingente quantitativo di marijuana. In particolare, nell’abitazione dell’individuo
a seguito di perquisizione sono stati trovati quattro borsoni che contenevano 48 buste termosaldate,  per un totale complessivo di oltre 31 kg di marijuana. Tutto lo stupefacente è stato sequestrato così come una bilancia elettronica di precisione ed un cellulare. Per l’uomo, accusato di traffico e detenzione illeciti di sostanza stupefacente aggravato dall’ingente quantità, si sono aperte le porte del carcere di Santa Maria Maggiore di Venezia così come disposto dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica lagunare.
La droga verrà sottoposta ad analisi ed i militari cercheranno ora di capire qual è il canale utilizzato per l’approvvigionamento della sostanza. Lo stupefacente, immesso sul mercato al dettaglio, avrebbe fruttato circa 150mila euro.

CRONACA. La Guardia di Finanza sequestra oltre 6.000 prodotti contraffatti

A seguito di controlli ad esercizi commerciali di Portogruaro e della provincia di Padova, la Guardia di Finanza di Venezia ha sequestrato oltre 6.000 prodotti illegali, in quanto riportanti marchi contraffatti e non in regola con la normativa in materia di sicurezza. Le attività di controllo, partite dal comune di Portogruaro ed eseguite dai finanzieri della locale Compagnia, hanno interessato esercizi commerciali che, nelle proprie vetrine,
esponevano accessori di telefonia delle più note e importanti marche. Le perizie eseguite su alcuni campioni di tali articoli hanno permesso di accertarne l’irregolarità e hanno fatto scattare il sequestro di 1.000 pezzi contraffatti, con conseguente segnalazione alla Procura della Repubblica di Pordenone di 3 imprenditori.
Dalla disamina dei documenti commerciali acquisiti i finanzieri sono risaliti ai fornitori della merce, 3 magazzini con sede a Padova gestiti da cittadini di nazionalità cinese. Le successive ispezioni eseguite dalle fiamme gialle hanno permesso di rinvenire e sequestrare altri 5.000 articoli irregolari, tra accessori di telefonia, mascherine, schede di memoria, pen-drive e giocattoli privi del marchio CE e delle prescritte indicazioni di
sicurezza a tutela dei minori. I gestori dei magazzini sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Padova per i reati di commercio di articoli contraffatti, ricettazione e uso di segni mendaci.

CRONACA. Movida in centro storico, sanzioni per otto barchini e una denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale

Tra martedì e mercoledì sera la Polizia locale di Venezia ha sanzionato otto giovani che conducevano altrettante imbarcazioni lungo rio San Felice, nonostante il divieto di transito, riservato solo a residenti e frontisti. Un altro ragazzo è stato denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale nel corso di ulteriori controlli svolti dagli agenti tra Rio San Barnaba e Rio dei Carmini. Le operazioni sono avvenute a seguito di alcuni esposti presentati dai residenti per il disturbo della quiete pubblica, nelle ore serali, nei canali interni. In particolare, le segnalazioni dei cittadini hanno rilevato il transito ad alta velocità dei barchini e musica ad alto volume proveniente dagli stessi. Le sanzioni, per un importo di 150 euro, sono scattate nei confronti di otto giovani, di età compresa tra i 16 e i 22 anni, che dopo aver raggiunto alcuni locali da asporto per prelevare cibo e bevande da consumare a bordo delle imbarcazioni, hanno ormeggiato le stesse lungo le fondamenta, con conseguenti disagi per la quiete pubblica. Nel corso di ulteriori controlli tra San Barnaba e Carmini, gli agenti del servizio Sicurezza della Navigazione hanno denunciato un diciannovenne che ha opposto resistenza durante le fasi di accertamento, mentre un minorenne, con precedenti per reati contro la persona, sarà segnalato ai Servizi sociali del Comune per le valutazioni del caso a seguito del comportamento irriverente nei confronti degli operatori impegnati nelle procedure di identificazione.

SANITA’. Jesolo, nuova organizzazione del Covid-Point

Oggi è stata dismessa la tenda che dallo scorso 18 agosto veniva utilizzata come ambulatorio tamponi, in via Levantina proprio davanti all’ospedale di Jesolo. Il covid-point non è stato tuttavia chiuso ma ampliato, perché in sostituzione della tenda della protezione civile è stata montata una tensostruttura da 200 mq con all’interno due ambulatori mobili, uno per l’accettazione dell’utenza, il secondo per l’esecuzione dei tamponi e per la refertazione. Una nuova organizzazione pensata per garantire un migliore servizio all’utenza che sarà maggiormente protetta dalle basse temperature e maltempo. L’attività continua come in precedenza: tutti i giorni con orario 7.00-13.00 e all’occorrenza, in particolare in presenza di scolaresche, può essere estesa a sedute pomeridiane. Nel covid-point di Jesolo personale del poliambulatorio ospedaliero, insieme ai Medici Usca, effettua tamponi sia rapidi che molecolari. Per accedervi non è necessaria la prenotazione ma è necessario essere in possesso di prescrizione medica, o deve essere stata invitata dal dipartimento di prevenzione, o dai responsabili Covid delle scuole.


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