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Arrestato boss dei casalesi a Resana – TG Plus

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Notizie 19 dicembre – edizione mattina

Cronaca. Arrestato boss dei casalesi a Resana

La camorra arriva nella Marca. Ieri con l’operazione “Piano B” la Procura distrettuale antimafia di Trieste ha disposto l’arresto di sette persone tra Veneto, Campania, Lombardia ed Emilia Romagna. Tra queste anche un arresto nella Marca, a Resana, per un boss 56enne di origini napoletane. L’accusa è aver partecipato a estorsioni commesse in Croazia e pianificate in Italia, aggravate dal metodo mafioso e dall’internazionalità del reato. Tutto per favorire gli interessi dei Casalesi.

Istruzione. Scuola di Medicina, “Gli spazi ci sono”

“Bisogna farla questa sede staccata, è deciso”. Così si è espresso Luca Zaia in merito all’idea di realizzare una Scuola di Medicina a Treviso che accolga gli studenti fin dal primo anno. “Sarebbe uno sviluppo naturale delle cose” – ha proseguito Zaia. “La sede di Treviso ha già gli specializzandi nelle corsie, quindi è positivo pensare di renderla accademica. Ci saranno aule importanti e multimediali, gli studenti avranno a disposizione spazi e tecnologie all’avanguardia a beneficio del loro percorso di studi”

Attualità. Django: “Occuperemo un altro stabile”

Torna a far parlare di sè il centro sociale Django. Nicola Vendraminetto, uno dei leader di Ztl, il collettivo che ha aperto il centro sociale, ha affermato: “Se il Comune arriverà a sgomberare Django, a chiudere il nostro centro sociale all’ex Piave stralciando la convenzione di gestione prendendo come pretesto l’assemblea pubblica che abbiamo organizzato, una cosa è certa: non lasceremo Treviso. Occuperemo un altro stabile, come l’ex caserma Salsa” – ha concluso Vendraminetto.

Ambiente. Campioni negativi alla cava di Paese

Ricorderete la vicenda della cava di Paese dove erano stati rinvenute 200 mila tonnellate di rifiuti contaminati. L’Arpav ha reso noti i risultati delle analisi fatte nei giorni scorsi sulla qualità dell’aria e delle falde acquifere. I test, effettuati lo scorso 11 dicembre su richiesta dell’amministrazione comunale, non hanno messo in luce nessun tipo di inquinamento e non sono state rinvenute tracce né di amianto, né di metalli pesanti. “Dati positivi che rendono chiaro come la cava non sia l’inferno di veleni descritto” – ha commentato il sindaco di Paese, Francesco Pietrobon.

 


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