Dal DPCM di ottobre i contagi sono aumentati: che senso ha un’altra stretta ai locali? – TG Plus FOCUS

Intervista esclusiva ad Andrea Penzo Aiello di Veneto Imprese Unite, a proposito del presidio e del flashmob organizzati per il 14 gennaio e il 15 gennaio

Dal famoso DPCM di ottobre, che chiuse ogni possibile attività “in presenza” per ristoranti e bar, e dal sit-in organizzato dall’allora Treviso Imprese Unite in Piazza dei Signori, di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia. Ma soprattutto, i contagi sono aumentati a dismisura, senza il minimo accenno ad un calo della curva. Insomma, a quanto pare, impedire aperitivi e cene nella sicurezza dei distanziamenti gestibili e controllabili nei locali, non soltanto è risultato inutile (citando il comitato scientifico), ma forse perfino deleterio, incentivando infatti i ritrovi domestici e gli assembramenti “clandestini”.

Tuttavia, il nuovo imminente DPCM atteso in questi giorni da parte del Governo minaccia una nuova stretta per questi stessi esercizi pubblici, già seriamente messi a repentaglio anche dai fantomatici ristori, del tutto inadeguati sia per entità che per tempestività.
Per protestare, in modo civile e costruttivo come sempre, Veneto Imprese Unite ha organizzato per domani giovedì 14 gennaio un presidio dinanzi a tutte le prefetture della Regione; e per dopodomani venerdì 15 un flashmob in piena regola (che però si discosta dichiaratamente da quei locali intenzionati ad aprire i battenti contra legem).