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Impronte femminili, in mostra il viaggio delle donne – TG Plus CULTURA

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La mostra, di acquerelli, s’intitola ” In Itinere – Impronte Femminili “. E’ l’esposizione delle opere di Maria Laratro, visitabile per tutto il mese di ottobre alla Casa delle Donne di San Donà. Dopo la presentazione estiva del libro Patchwork  scritto a più mani durante il lockdown, lo spazio di Galleria Vidussi, nel cuore della città, riapre le porte per una nuova mostra al femminile.

ll viaggio da sempre affascina le donne. Con pennellate di azzurro, rosso, verde accolte e avvolte nel color sabbia, Maria Laratro ci accompagna attraverso un susseguirsi di visioni dentro e fuori di noi, verso la consapevolezza di esistenze femminili plurime: forti e dolci, determinate e accoglienti, potenti e intime. Essenze, o meglio esistenze, che sedimentano nel mondo le proprie impronte.

“Nell’immaginario da sempre il viaggio appartiene ad Ulisse, mentre la casa, il restare, appartiene a Penelope.” dice la presidente di Se Non Ora, Quando?-S. Donà Anna Maria Bardellotto, “ Questa mostra invece vuole affermare qualcosa che noi donne conosciamo bene:  il viaggio da sempre affascina le donne.  Che sia un cammino di ricerca e accoglimento delle differenze attraverso Paesi e popoli sconosciuti, oppure un percorso interiore alla scoperta delle molteplici anime che risiedono in ognuna, esso diventa parte integrante e ricchezza dell’essenza femminile che crea ponti tra sé, l’altra,  l’altro e il mondo.”

Maria Laratro lavora e vive con le figlie a Bologna. Di sé dice: “ Sin da bambina ho sempre disegnato, dipinto e dato sfogo alla mia creatività e avrei voluto frequentare il liceo artistico, ma per la mia famiglia l’arte era intrattenimento non una professione. Per questo ho fatto studi tecnici e ho iniziato da subito a lavorare per mantenermi, nel frattempo però continuavo a dipingere da autodidatta. Sperimentavo varie tecniche olio, colori acrilici e vari materiali:corde, vernici trasparenti mescolate a colori, sabbia e vetro. Il risultato erano opere materiche ed astratte, oserei definirle “tattili”. Ma  non ne ero soddisfatta, sentivo la mancanza di quegli studi d’arte non fatti”.

“Per molti anni, dopo la nascita delle mie figlie, ho messo in standby  la pittura dedicandomi esclusivamente a loro ed al lavoro”, prosegue l’artista, “Ero certa che non avrei mai più’ dipinto,  una sorta di resa, la vita andava in altre direzioni. Invece quando gli impegni di famiglia si sono allentati, ho deciso di ricominciare ad inseguire l’antica passione e su suggerimento del  maestro Maurizio Tangerini mi sono avvicinata alla tecnica dell’acquerello“. Ha partecipato alle mostre collettive organizzate dall’associazione “Insieme per conoscere” e presso la sede dell’università’ “Primo Levi” di Bologna.

I quadri esposti sono impreziositi dalle cornici realizzate – con legno di recupero – dagli artisti:  Piero Ferrero e Lorenzo P. Merlo.


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