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Iron Wendy: la battaglia di un’eroina dal cancro al triathlon

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Intervista esclusiva a Wendy Dal Zotto, triatleta trevigiana

Per descrivere certe storie, oggigiorno, meglio di un articolo giornalistico può fare un emozionante ed accorato blogpost scritto direttamente da chi, di quella storia, è protagonista.
Iron Wendy.
“Per quanto se ne parli, una cosa è certa: ogni storia, ogni tumore è un caso a sé.
Quando lo scopri nel tuo corpo, c’è una parte di te che cambia per sempre. L’agenda si riempie di appuntamenti in ospedale e ogni volta che varchi quella soglia, la sensazione della sabbia che ti scappa da sotto i piedi è forte, non riesci a trattenerla e ti lascia impotente.
“Col cavolo, brutto male, non mi avrai”, è stata la seconda reazione alla notizia, tirando fuori tutta la mia grinta. Eh sì, perché quella indimenticabile sera del verdetto del 7 gennaio 2021 la prima reazione a quel male non è stata così sfrontata. Non scorderò mai la paura che mi ha avvolta. Ho pianto tanto da non riuscire nemmeno a scendere dall’auto. Ho mandato mia mamma a parlare con il medico di base e così tutte le mie emozioni si sono materializzate in una cartella clinica e nel protocollo di cure disposto dallo IOV – Istituto Oncologico Veneto di Castelfranco Veneto.
L’intervento è arrivato il 24 febbraio 2021 a due mesi esatti dalla gara di Triathlon Olimpico di Lignano. In sala operatoria, nuda come mamma mi ha fatto, la mia mente andava lì, la prima delle competizioni della stagione che mi avrebbe portato alla Regina delle gare, l’Elbaman 2021: 3,8km di nuoto in mare aperto, 180 km di bici e 42,195 km di corsa.
Quel giorno, di fronte a un’equipe di 5 persone tra medici e infermieri, una dottoressa sbotta: “Lei deve pensare a star calma, guarire e far recepire al fisico la sua nuova condizione!” Ok, era così pour parler, ho cercato di giustificarmi farfugliando.
Mi sono sentita paziente senza pazienza, ma tuttavia non ho potuto che dare piena ragione alla dottoressa. L’intervento prevedeva l’anestesia totale, un paio di giorni di ricovero, dei drenaggi ai seni per un paio di settimane e attività fisica non prima di un mese e mezzo.
Li ho ascoltati i loro consigli: stop agli allenamenti e competizioni. E a settembre 2021 il mio Ironman è passato senza di me. Ma non la mia voglia di mettermi alla prova!
E oggi sto alla grande, in preparazione, perché farò quella gara in autonomia.
Ho tracciato il percorso per ogni disciplina: 3,8km di nuoto nel lago di Santa Croce BL, 180km scalando il Monte Grappa fino a Crespano e 42,195km tra le colline verdi del Canova con taglio del traguardo sul Ponte Vecchio del Palladio a Bassano del Grappa.
Se già questa ti sembra un’impresa eccezionale, ecco che viene il bello: anche tu puoi prendere parte e puoi scegliere di accompagnarmi in una disciplina o solo una piccola frazione.
Save the date: 6 agosto 2022 IronGrappaW
Entra anche tu a far parte di questa fantastica Avventura e aiutami ad aiutare!!! Ogni euro raccolto sarà devoluto interamente ad una associazione locale a sostegno dei malati oncologici (che stiamo definendo).
Come puoi contribuire? Dona € 1 ogni 100 metri nuotati, € 1 ogni 2 km in bici € 1 ogni km corso con me
Se invece vorrai semplicemente tifare o supportare anche a distanza, fai una donazione!
Ti aspetto!!!”

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