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Le Strade del Prosecco DOCG e l’Unesco – TG Plus FOCUS 18 luglio Fabio Curto

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Le colline trevigiane sono Patrimonio Unesco

Tutte le strade portano al Prosecco e tutte le colline sono Unesco. Un gioco di parole per raccontare l’importanza delle Strade del Prosecco Dogc e le sue infinite opportunità.

Una certificazione difficile, tortuosa, fatta di schiaffi, retromarce e anche bocciature. Ma alla fine il Veneto ha vinto. E il prosecco e il suo territorio diventano patrimonio dell’umanità. Per il mondo del commercio e di tutto l’indotto sarà un rilancio davvero importante

Una linea vincente quella del turismo, dei percorsi ciclabili, dell’enogastronomia. E delle nuove prospettive per il mondo della ricettività alberghiera diffusa.

Nel 2008 il è stato avviato il progetto per il riconoscimento delle colline di Conegliano Valdobbiadene a Patrimonio Unesco. Si tratta, infatti, di un vero e proprio paesaggio culturale dove l’opera dei viticoltori ha contribuito a creare uno scenario unico. E l’iter per ottenere la certificazione ci sono voluti oltre dieci anni.

L’area di Conegliano Valdobbiadene si estende su un territorio collinare situato a 50 km da Venezia e circa 100 dalle Dolomiti. La viticoltura qui ha origini antichissime ma la prima citazione scritta che lega il Prosecco a questo territorio risale al 1772.

Ai nostri microfoni Fabio Curto presidente delle Strade del Prosecco DOGC di Valdobbiadene e Conegliano


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