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Santa Maria di Sala, a fuoco un’ex falegnameria – TG Plus NEWS Venezia

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CRONACA. Santa Maria di Sala, a fuoco un’ex falegnameria

Alle 00:40, i vigili del fuoco sono intervenuti in Via Noalese a Santa Maria di Sala per l’incendio di un edificio prima adibito a falegnameria: nessuna persona è rimasta ferita. I pompieri arrivati da Mira, Mirano con volontari, Mestre e Padova con 2 autopompe, 2 autobotti, l’autoscala e il carro ambientale e 18 operatori, hanno iniziato le operazioni di spegnimento. Le squadre sono riuscite a contenere le fiamme, evitando il coinvolgimento delle attigue abitazioni. Danni alla struttura dell’ex falegnameria, al momento non agibile. Le cause dell’incendio sono al vaglio dei tecnici dei vigili del fuoco. sul posto il personale dell’Enel e i carabinieri. Le operazioni di completo spegnimento e bonifica sono terminate dopo circa 4 ore.

ECONOMIA. CGIA Mestre: “La cattiva burocrazia costa alle imprese 57 miliardi l’anno”. Il commento di Zaia

Dopo 2 anni di crisi pandemica, a cui si sono aggiunte negli ultimi mesi le difficoltà di reperire le materie prime e il caro energia, continua, in maniera altrettanto preoccupante, la stretta dell’oppressione burocratica sugli imprenditori. A causa dell’eccessivo numero di adempimenti, di permessi e l’espletamento delle pratiche richieste dalla nostra burocrazia, il costo annuo in capo alle imprese italiane ammonta a 57 miliardi di euro. A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA di Mestre. I tempi, i costi e la farraginosità della cattiva burocrazia italiana costituiscono un problema che caratterizza negativamente il nostro Paese, all’interno del quale sono presenti forti differenziazioni tra Nord e Sud, nonché tra regioni a statuto ordinario e regioni a statuto speciale. Se a livello regionale ci confrontiamo con il resto d’Europa anche sulla percezione della qualità, imparzialità e corruzione della nostra PA, il risultato che emerge è molto desolante. Su 208 regioni monitorate a livello europeo dall’Università di  Göteborg (anno 2021), la prima realtà territoriale italiana per qualità istituzionale, vale a dire la provincia Autonoma di Trento, si colloca al 100° posto. Seguono il Friuli Venezia Giulia al 104°, il Veneto al 109°. “Vien da pensare che, se il Veneto è tra i migliori, chissà come saranno le altre – ha commentato il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia “Il nostro comunque è un lavoro di sburocratizzazione che va avanti dal 2010, e non è ancora finita, in un Paese come l’Italia dove sburocratizzare è come svuotare il mare
con un secchio. Ma alla fine ce la dobbiamo fare, per la nostra gente e per la nostra terra”.

CRONACA. COVID, 1.228 nuovi casi nel veneziano

Emergenza COVID-19. Il bollettino di Azienda Zero di oggi, sabato 9 aprile, dato riferito alle ore 8, registra rispetto alle ore 8 di ieri, 6.820 nuovi casi di positività nella Regione Veneto, di cui 1.228 in provincia di Venezia. In Regione il numero degli attualmente positivi è a quota 79.767, dei quali 13.866 nel veneziano. Complessivamente, dall’inizio della pandemia sono stati registrati 1.549.207 contagi nel territorio regionale, 256.364 nella provincia veneziana. Situazione ricoveri: sono attualmente 617 i pazienti positivi al COVID in cura negli ospedali veneti, nelle aree non critiche, 25 nelle terapie intensive.

CRONACA. Campagna vaccinale anti-COVID, 1.947.811 dosi nel veneziano

Stando agli ultimi dati, relativi alle 23.59 dell’8 aprile, in Veneto sono state somministrate un totale di 10.980.488 dosi di vaccino. Nella giornata di ieri sono state vaccinate 4.061 persone. Inoltre, 3.328.850 persone hanno ricevuto finora la terza dose. Guardando alle singole aziende sanitarie del territorio veneziano, nell’Ulss 3 Serenissima sono state finora somministrate 1.431.277 dosi, nell’Ulss 4 Veneto Orientale le dosi ammontano a 516.534.


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